In Senato, Salvini prende la parola e critica aspramente Conte e l’operato del governo, ponendo l’accento sulla sospensione delle tasse e sullo sbocco mancato dei lavori pubblici
Ennesima arringa del leader leghista Matteo Salvini contro il Premier Giuseppe Conte, accade nell’aula del Senato oggi 17 giugno 2020. Il capo della Lega che ha avuto la parola per 13 minuti, ha sbottato sulla questione tasse, ritenendo assurdo chiedere 40 miliardi agli italiani in una fase così grave dal punto di vista economico.
Salvini ribadisce la richiesta di sospensione delle tasse, mentre sulle banche restie a concedere i prestiti ai richiedenti, accusa il governo di non aver scritto bene il decreto Liquidità. L’ex Ministro dell’interno del governo Conte 1 a trazione M5S-Lega, insiste per sbloccare i lavori pubblici, sostenendo che non è adesso il momento giusto per intervenire sul codice degli appalti, azione che blocca le imprese italiane nella fase più critica. Il modello da seguire è quello del ponte di Genova e non il modello Cgil che rappresenta una posizione di parte per ottenere qualche tessera in più.
Matteo Salvini, che come gli altri leader del centrodestra Tajani di Forza Italia e Meloni di Fratelli d’Italia ha declinato l’invito a partecipare agli Stati generali indetti dal presidente del consiglio, parla del Recovery Fund, affermando che i soldi arriveranno probabilmente nell’estate 2021 e dunque troppo in ritardo rispetto alle esigenze imminenti dell’Italia.
Salvini critico anche sulla cassa integrazione che continua a creare disagi ai lavoratori con i suoi interminabili ritardi e mancati pagamenti, aggiungendo che il sostegno messo in atto dal governo per le imprese è insufficiente. Semmai ce ne fosse stato bisogno, il leader della Lega si è mostrato contrario alla regolarizzazione dei migranti.
Matteo Salvini ha anche ironizzato contro il Premier Conte sugli aperitivi in villa, per cui sarebbe opportuno farne di meno e concentrarsi invece sul fare qualche visita in più ad artigiani e fabbriche. Nel mirino del leader leghista anche il rinvio della tassa sulla plastica e sul ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.
Salvini contro Bonafede
Il leader della Lega è da tempo che si scaglia contro il Ministro della giustizia. Nella trasmissione di Mario Giordano Fuori dal coro, Salvini dice che Bonafede dovrebbe vergognarsi per l’avvenuta scarcerazione di Massimo Carminati. A Radio anch’io sostiene “Io ricordo che ci sono 50 poliziotti del carcere di Santa Maria Capua Vetere indagati per tortura perché hanno sedato una rivolta” e accusa il Ministro di non aver aiutato i suddetti poliziotti, motivo per cui dovrebbe cambiare mestiere.
Salvini contro il Corriere
Matteo Salvini è davvero scatenato. Rispetto alla polemica che gli è piovuta addosso per il fatto di aver mangiato qualche ciliegia mentre Luca Zaia parlava al suo fianco, il capo della Lega ha replicato duramente alle critiche ricevute dal Corriere della Sera e da più parti della sinistra.
Il «Salvini contro tutti» non sembra funzionare. I sondaggi politici elettorali di vari istituti evidenziano una lunga tendenza negativa nei consensi sia a livello di fiducia personale che nelle intenzioni di voto alla Lega. Tuttavia, non saranno i sondaggi a fermare le convinzioni, gli scontri e gli attacchi di Salvini che spera di mandare gli italiani al voto al più presto possibile.
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