Giorgia Meloni propone di presentare una mozione di sfiducia contro il Governo Conte, ma Salvini e Berlusconi la gelano. Anche il centrodestra è a rischio spaccatura?
Se il Governo rischia di finire la sua esperienza il 7 gennaio a causa dello scontro tra Giuseppe Conte e Matteo Renzi, anche per la coalizione di centrodestra sembra incombere il pericolo di una spaccatura.
Giorgia Meloni, dopo la conferenza stampa di fine anno tenuta dal premier e l’intervento del senatore di Rignano a Palazzo Madama, ha provato lanciare l’ipotesi di una mozione di sfiducia nei confronti dell’esecutivo giallorosso, con l’obiettivo di provare a coinvolgere, oltre a Lega e Forza Italia, anche Italia Viva.
La mossa della leader di Fratelli d’Italia, tuttavia, non ha raggiunto gli esiti sperati, con Salvini e Berlusconi che hanno accolto con freddezza la proposta sfilandosi dalla battaglia parlamentare.
Giorgia Meloni prepara la mozione di sfiducia al Governo
Il commento ufficiale dei vertici del Carroccio è che una misura del genere potrebbe portare a effetti opposti, rischiando di ricompattare una maggioranza ormai sfilacciata, la quale sarebbe più in pericolo cuocendo nel suo brodo.
Da Forza Italia invece non è arrivata nessuna reazione, tranne una riflessione pubblicata da Renato Brunetta sul suo blog su Huffington Post.
L’ex ministro della Pubblica Amministrazione prefigura un “modello Ursula” anche in Italia, ovvero una coalizione che metta insieme il partito del Cavaliere insieme alle altre forze filo europee che sostengono la Commissione guidata da Ursula von der Leyen, ovvero PD, Movimento 5 Stelle e LeU.
Il sospetto della Meloni sulla posizione degli alleati è, quindi, che entrambi stiano ragionando a manovre di Palazzo per entrare nella partita del Recovery Fund e sulla gestione dei 209 miliardi di euro previsti dall’Unione Europea per combattere la recessione economica dovuta alla pandemia da coronavirus.
Spaccatura nel centrodestra, i sospetti di Fratelli d’Italia
Se i timori nei confronti di Forza Italia riguardano un coinvolgimento dei berlusconiani in un eventuale Conte-ter, i retroscena raccontano in questi giorni della tentazione di Matteo Salvini di creare un esecutivo di centrodestra in grado di coinvolgere anche le truppe renziane e i fuoriusciti pentastellati.
Infatti, i componenti delle due forze potrebbero essere quelli più spaventati da un ritorno alle urne che, anche con il taglio dei parlamentari, metterebbe a serio rischio la loro presenza in Parlamento.
Giorgia Meloni non si dà per vinta e continua a esprimere la sua volontà di rendere pubblico, attraverso la sfiducia, chi è veramente intenzionato a mettere fine all’esperienza di Conte a Palazzo Chigi e chi invece punta a evitare ulteriormente le elezioni.
Nonostante i sondaggi continuino a premiare le forze di opposizione, anche il centrodestra, così come la maggioranza, appare nelle ultime ore più debole e in difficoltà nel trovare un accordo interno.
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