La variante Omicron ha gettato nella volatilità le piazze d’Europa, tanto da scatenare il maggior deflusso dai titoli europei a vantaggio di quelli USA da fine novembre a inizio dicembre. I dettagli.
Mercati europei all’insegna della volatilità in questo finale di 2021.
Con l’emergere della variante Omicron, Bloomberg ha messo in luce che gli investitori hanno scaricato i titoli europei a vantaggio dei peer statunitensi, mantenendo alta l’attenzione sul potenziale rally di mercato di quest’anno.
Il vecchio continente ha subito maggiormente il colpo dell’incertezza proveniente dal nuovo ceppo virale, in aggiunta al problema inflazione crisi energetica. Cosa è successo ai flussi di mercato in Europa nella scorsa settimana?
Omicron allontana i trader dai titoli europei
I fondi azionari della regione europea hanno registrato deflussi di $2,8 miliardi nella settimana fino al 1° dicembre, il massimo da ottobre 2020, secondo gli strateghi della Bank of America he hanno elaborato i dati EPFR Global.
Di contro, le controparti statunitensi hanno evidenziato i maggiori afflussi in quattro settimane, pari 10,2 miliardi di dollari.
L’indice MSCI Europe è sceso di circa il 5% dal massimo storico del 17 novembre, il doppio del calo dell’S&P 500 nello stesso periodo.
Alla base di questi movimenti c’è stata la reazione innescata dalla scoperta del nuovo ceppo virale, diffuso ora soprattutto nel vecchio continente.
Omicron, nelle valutazioni degli investitori e degli esperti, potrebbe minacciare le prospettive di crescita dell’Europa, con alcuni Governi che stanno già intensificando le restrizioni ai viaggi e i blocchi parziali.
Questa settimana, la Germania ha imposto rigide restrizioni alle persone non vaccinate e ha ipotizzato l’obbligo vaccinale, mentre diverse nazioni, tra cui Austria e Paesi Bassi, hanno imposto ampie misure di limitazione.
Di conseguenza, si è verificato il deflusso a danno dei titoli europei. Al contrario, le azioni USA hanno rafforzato un andamento già ampiamente positivo, con afflussi che hanno sostenuto l’anno stellare degli indici globali ( MSCI World che ha guadagnato quasi il 16%).
Un record di 900 miliardi di dollari è stato versato in azioni nel 2021, superando gli afflussi combinati di 785 miliardi di dollari degli ultimi 19 anni.
Per i titoli europei, lo sconto sulle azioni statunitensi ha continuato ad ampliarsi, raggiungendo un record del 32% basato su un rapporto prezzo/utili a 12 mesi che è sceso al di sotto di 15, il livello più basso da aprile 2020.
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