Mercati ancora scossi dall’instabilità geopolitica in Ucraina, dove il dialogo è ancora aperto, ma i venti di guerra soffiano potenti. L’Asia va in rosso, tranne la Cina e l’oro corre su nuovi record.
Mercati oggi: le azioni asiatiche scivolano in scambi instabili, mentre i trader valutano i rischi geopolitici e le preoccupazioni per l’inasprimento della politica della Federal Reserve.
La Cina va in controtendenza, con gli indici che hanno sovraperformato grazie all’annuncio di misure della banca centrale per aiutare la crescita economica.
Il selloff del mercato azionario ha contribuito a spingere l’oro ai massimi di otto mesi, poiché gli investitori cercano sicurezza nel tradizionale bene rifugio.
Vediamo nel dettaglio cosa succede oggi nei mercati.
Mercati: Asia in rosso, tranne la Cina. I motivi
Alle ore 8.12 il Nikkei perde lo 0,79% e gli indici cinesi Shenzhen e Shanghai guadagnano rispettivamente l’1,69% e lo 0,59%. Hong Kong viaggia in territorio negativo a -1,1%.
La Cina scambia positiva, sulla scia di nuovi interventi a sostegno dell’economia. La People’s Bank of China ha iniettato 100 miliardi di yuan netti (15,7 miliardi di dollari) nel sistema bancario con la sua linea di prestito a medio termine, lasciando invariato il tasso debitore.
Per il resto, il tonfo azionario asiatico segue il clima di forte incertezza riguardo l’escalation ucraina.
“Il rischio geopolitico sarà il chiaro driver del sentiment per i mercati questa settimana. La più ampia propensione al rischio tra gli investitori sarà sotto pressione e di conseguenza ci aspettiamo di vedere una fuga verso la sicurezza in oro, dollari USA e titoli del Tesoro a lungo termine”, ha affermato Marcella Chow di JPMorgan Asset Management.
Il tono negativo in Asia si dovrebbe diffondere nei mercati azionari di tutto il mondo nella giornata odierna, aspettando sviluppi da Russia-USA-Europa-Ucraina.
L’oro brilla sempre di più
L’oro spot sale dello 0,58% a 1.880 dollari l’oncia mentre si scrive.
Jack Siu, chief investment officer di Credit Suisse, ha commentato su Reuters:
“Nel breve termine ci sarà sostegno per l’oro a causa dell’incertezza di un potenziale conflitto militare. Può essere una copertura, ma i fondamentali generali dell’aumento dei tassi delle banche centrali e del rafforzamento del dollaro nelle prossime settimane e nei prossimi mesi sono fattori negativi per l’oro”
Da segnalare, i rendimenti dei Treasury sono scesi a causa di una curva più piatta che segnala i timori che gli incombenti aumenti dei tassi di interesse della Fed potrebbero soffocare la crescita economica.
I mercati stanno vivendo in un doppio vortice: il rischio guerra - e quindi instabilità generale - e l’inflazione galoppante (che richiama a misure restrittive delle banche centrali).
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