Mercati oggi: tonfo della Cina, Asia in rosso. Che succede?

Violetta Silvestri

20 Agosto 2021 - 08:41

Mercati all’insegna delle perdite pesanti in Asia: la Cina chiude la settimana in profondo rosso. Un mix velenoso sta colpendo le Borse: variante Covid, crisi geopolitica, stretta normativa cinese.

Mercati oggi: tonfo della Cina, Asia in rosso. Che succede?

Mercati oggi: le azioni asiatiche aumentano le perdite dal minimo del 2021 fissato ieri, mentre il dollaro ha mantenuto i suoi recenti guadagni al massimo di nove mesi.

Questo il quadro odierno degli scambi finanziari in Asia.

L’indicatore Asia-Pacifico di MSCI ha toccato il punto più basso da dicembre. Le azioni scivolano in Cina e Hong Kong si prepara a un mercato ribassista mentre Pechino reprime l’industria privata.

I futures statunitensi sono scesi dopo i modesti guadagni di S&P 500 e Nasdaq 100 nel trading notturno instabile.

Che succede oggi nei mercati?

Mercati nervosi cadono a picco in Asia, Cina crolla

Gli scambi nelle borse asiatiche si tingono di rosso anche oggi, venerdì 20 agosto.

Alle ore 8.23 circa il Nikkei perde lo 0,98% e gli indici cinesi Shenzhen e Shanghai vanno giù rispettivamente dell’1,94% e dell’1,49%.

Hong Kong è in ribasso dell’1,77% e Kospi e Taiwan scambiano sotto la parità.

Le azioni tecnologiche cinesi quotate nella piazza di Hong Kong continuano a registrare un’altra giornata di pesanti perdite a causa dell’incertezza normativa che circonda il settore.

I titoli di Meituan sono scesi del 7,11% mentre Alibaba è diminuita del 2,16% e JD.com è andata giù del 3,08%. L’indice Hang Seng Tech ha perso il 3,57%.

Stando a nuove indicazioni, Pechino ha ammonito 43 app, che comprendono WeChat di Tencent Holdings per aver trasferito in modo illegale i dati degli utenti.

Intanto, il tasso di riferimento sui prestiti cinesi a un anno (LPR) e LPR a cinque anni sono rimasti invariati rispettivamente al 3,85% e al 4,65%. Ciò era in linea con le aspettative della maggior parte dei trader e degli analisti.

In generale, pesa il clima di controllo sui colossi generato da Pechino. Regole più severe per la gestione dei dati degli utenti sono l’ultimo passo della Cina contro le big tech.

Alibaba ha raggiunto un altro minimo record. I media statali hanno anche parlato di controllo per i produttori di liquori, le farmacie online e le aziende di cosmetici.

Al sentiment negativo legato alla politica cinese si aggiunge la diffusione della variante Delta e la crisi globale dell’offerta di materie prime. La Toyota ha annunciato che ridurrà la produzione globale per settembre del 40% rispetto al suo piano precedente, proprio a causa di mancanza di chip.

Il porto ancora chiuso in Cina sta peggiorando le prospettive, mentre la potenza asiatica ha marcato un rallentamento nei dati macroeconomici.

Che sta succedendo nei mercati?

Non solo l’annuncio del tapering vicino da parte della Fed: a scuotere le piazza finanziarie ci sono diversi fattori.

Il ceppo Delta sta alimentando dubbi sul raggiungimento dell’immunità di gregge per sostenere la riapertura economica, proprio mentre l’attività cinese rallenta e la Federal Reserve guarda a una graduale riduzione degli stimoli di emergenza.

Questo mix mette le azioni e le materie prime globali in rotta per una delle loro peggiori settimane quest’anno. Gli analisti hanno avvertito che anche le scadenze delle opzioni previste per venerdì potrebbero alimentare la volatilità.

In più, la complessa e drammatica situazione dell’Afghanistan si aggiunge ai motivi di squilibrio globale. La Cina ha già avvertito Taiwan: con la disfatta di Kabul, gli USA sono ancora partner affidabili di Taipei?

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