Mercato auto: secondo il CEO di Volvo USA, senza innovazione sarà preda di Amazon

Andrea Tartaglia

18/04/2019

Secondo Anders Gustafsson, CEO di Volvo USA, senza nuove idee il mercato automobilistico potrebbe essere preda di chi, come Amazon, punta sull’innovazione.

Mercato auto: secondo il CEO di Volvo USA, senza innovazione sarà preda di Amazon

Il mercato auto deve puntare sull’innovazione per poter affrontare le sfide poste dalla mobilità e della tecnologia. Può sembrare un concetto banale, ma è alla base della sopravvivenza del settore Automotive così come lo conosciamo, composto da Case auto e da dealer incaricati della distribuzione e della manutenzione.

Negli ultimi vent’anni si è passati attraverso soluzioni sempre più customer oriented in grado di attirare i clienti e fidelizzarli, anche attraverso processi di vendita evoluti come il TCM (Trade Cycle Management) o come il noleggio, Da ultimo si sta diffondendo il concetto di abbonamento: pagare un canone, poter scegliere il proprio veicolo tra una rosa di possibilità e cambiarlo a seconda delle necessità.

Ma per poter offrire prodotti e servizi sempre più appetibili e in grado di soddisfare gli utenti c’è bisogno di una forte sinergie tra i costruttori di auto e la rete di concessionari che li rappresentano sul territorio. Perché, come rileva Anders Gustafsson - CEO di Volvo USA - ci sono aziende come Amazon pronte ad approfittare dei limiti del mercato auto.

Gustafsson: “Dobbiamo essere aperti a nuove idee”

Parlando ad una conferenza collegata al Salone dell’Auto di New York, Gustafsson ha spiegato come il mercato automobilistico debba essere aperto a nuove idee, che per essere attuate hanno bisogno della collaborazione di tutta la filiera. Compresi i concessionari, che “devono adattarsi ai mutamenti”.

Il CEO di Volvo USA ha usato come monito le parole di Jeff Bezos, numero uno di Amazon: “Il tuo limite è la mia opportunità”. Per Gustafsson, se l’industria automobilistica non comprende a fondi i propri limiti e se non si adopera rapidamente per colmarli, rischia di lasciare spazio ad aziende come Amazon, bravissime a proporre soluzioni innovative fortemente votate alla soddisfazione dei clienti.

Dealer californiani contro Volvo: l’abbonamento auto è illegale

Gustafsson ha parlato guardando il mercato auto nella sua totalità, ma ha preso spunto dalla battaglia legale in corso in California tra un gruppo di concessionari e la divisione americana di Volvo. Oggetto del contendere è il programma di abbonamento auto della Casa svedese chiamato “Volvo Care”, definito “illegale” dalla California New Car Dealers Association (CNCDA) che rappresenta più di 1.000 concessionari.

“Volvo Care” offre la possibilità ai clienti di poter guidare una vettura del Marchio svedese pagando un canone che varia a seconda del modello - circa 750 dollari per una XC40, compreso di assicurazione e manutenzione - con la possibilità di cambiarla ogni 12 mesi, senza versare alcun acconto. Un’innovazione di quelle che fanno bene al mercato auto, secondo Gustafsson.

La formula di abbonamento supera il tradizionale concetto di proprietà della vettura introducendo quello di “auto come servizio”. Il veicolo non è più un bene da possedere ma un servizio da utilizzare, creato su misura per le esigenze del cliente con la flessibilità di sostituire la vettura al mutare delle esigenze stesse.

Un concetto che non piace ai dealer e che li ha spinti ad appellarsi al New Motor Vehicle Board, l’organo che si occupa della regolamentazione del mercato automobilistico californiano. Il CNCDA ritiene che “l’abbonamento auto usurpi il tradizionale ruolo di vendita dei concessionari Volvo”, dal momento che “Volvo Care” prevede condizioni e servizi predeterminati e imposti dal Costruttore senza che il dealer possa avere voce in capitolo.

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