Mercoledì 30 maggio al Ministero dello sviluppo un nuovo incontro con creditori e fornitori per la vertenza Mercatone Uno
Il fallimento del Mercatone Uno, annunciato a sorpresa su Facebook e Whatsapp, è approdato oggi al tavolo del Mise.
Il vicepremier Luigi Di Maio allontanando, almeno in parte, il pensiero della pesante sconfitta elettorale, si è concentrato sulla vertenza, incontrando sindacati e curatori fallimentari.
L’obiettivo è quello di trovare al più presto una soluzione che salvaguardi i lavoratori: tra tutte ottenere la Cigs. Sono infatti quasi 1800 i dipendenti dell’azienda che rischiano di rimanere a casa.
Mercatone Uno, si cerca una soluzione
90 milioni di debiti maturati in 9 mesi e 55 punti vendita in tutta Italia con l’incognita della chiusura. Dopo che venerdì scorso è stato annunciato il fallimento della Shernon Holding srl, società che nell’agosto 2018 aveva rilevato Mercatone Uno, la vertenza approda sul tavolo al Mise.
Il primo passo è quello di ottenere la cassa integrazione straordinaria per le migliaia di lavoratori a partire dalla data del 9 agosto, ovvero prima dell’acquisizione di Shernon Holding srl. Proprio per questo il vicepremier, Luigi Di Maio, ha chiesto la retrocessione del gruppo all’amministrazione straordinaria. Condizione necessaria per far partire gli ammortizzatori sociali.
Ora la parola passa al Tribunale che dovrà dare l’autorizzazione, una risposta è attesa entro la fine della settimana. Intanto, nell’attesa un secondo tavolo al Mise è stato già programmato per il 30 maggio prossimo. Si tratterà di un confronto con creditori e fornitori che vantano crediti per circa 200 milioni di euro.
Il Mise sta anche valutando la possibilità di affidare loro la gestione. Tra le prospettive c’è infatti quella di vendere in parte o integralmente l’azienda così da far partire una nuova fase di reindustrializzazione che sia in grado di offrire un futuro certo ai lavoratori.
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