Le banche italiane non causeranno una crisi nell’Eurozona secondo la cancelliera Angela Merkel, protagonista all’EcoFin.
Il cancelliere tedesco Angela Merkel è ottimista circa la crisi delle banche italiane. Nel tardo pomeriggio di martedì la Merkel ha dichiarato che l’Italia sarà più che capace di gestire la crisi delle sue banche, insistendo sul fatto che le difficoltà degli istituti di credito del Beloaese non si tradurranno in un effetto domino all’interno dell’Eurozona.
«Sono in corso dei confronti tra il governo italiano e la Commissione europea e sono convinta che i punti in discussione saranno risolti»,
ha detto la Merkel in una conferenza stampa insieme al primo ministro irlandese Enda Kenny.
«Non vedo una crisi in via di sviluppo in senso generale»,
ha aggiunto.
La paura dei mercati finanziari è che l’Italia possa riaccendere la crisi del debito della zona euro se non riuscirà ad affrontare i 360 miliardi di euro di non performing loans detenuti dalle banche italiane.
I mercati sono corsi a punire le banche con vendite su vendite, in particolare sul terzo istituto più grande in Italia e la banca più antica del mondo: Banca Monte dei Paschi di Siena.
La questione dei crediti deteriorati pone difficoltà politiche ed economiche per il premier Matteo Renzi, che non vuole obbedire alla normativa europea del bail in che limita l’utilizzo di denaro pubblico nei piani di salvataggio e che incentiva il fatto che a pagare siano i clienti privati - azionisti, obbligazionisti e infine correntisti.
Gli alti livelli di crediti deteriorati sono veleno anche per l’economia in quanto limitano la quantità di denaro che le banche possono prestare alle imprese, frenando la crescita.
L’economia italiana è stata incastrata in un ritmo di crescita assai lento negli ultimi anni, ancora lontana dal recuperare il terreno perduto a seguito della crisi economica del 2008.
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