Ministro dell’Istruzione, che gaffe: gli errori grammaticali in diretta TV

Antonio Cosenza

14/02/2021

Due errori grammaticali commessi da Patrizio Bianchi durante le interviste con la stampa: l’avventura del nuovo Ministro dell’Istruzione non è iniziata nel migliore dei modi.

Ministro dell’Istruzione, che gaffe: gli errori grammaticali in diretta TV

L’esperienza di Patrizio Bianchi al Ministero dell’Istruzione non è cominciata nel migliore dei modi: nel parlare con i giornalisti, infatti, il neo Ministro ha commesso ben due errori grammaticali, di quelli che in caso di compito in classe sarebbero segnati con la matita rossa.

Sono bastate poche dichiarazioni di Patrizio Bianchi a scatenare l’ilarità degli insegnanti, i quali non hanno fatto a meno di notare due gravi errori commessi nel rispondere alle domande dei giornalisti. Sicuramente avrà contribuito l’emozione, ma immaginiamo che Bianchi sarà tenuto sotto stretta osservazione dal mondo della scuola.

D’altronde non è una bella immagine avere un Ministro dell’Istruzione che non sa declinare correttamente un congiuntivo. Nonostante un programma ambizioso, con l’intento di realizzare una scuola maggiormente orientata al mondo del lavoro, Patrizio Bianchi sembra aver perso un po’ della fiducia che circondava il suo nome: ovviamente avrà tutto il tempo per far ricredere gli scettici, ma per farlo dovrà stare più attento alle prossime interviste.

Patrizio Bianchi: gli errori grammaticali del nuovo Ministro dell’Istruzione

Nel parlare con i giornalisti, il neo Ministro dell’Istruzione - sul quale ci sono aspettative importanti visto il suo alto profilo accademico - ha commesso alcuni errori grammaticali che non sono passati inosservati.

Il primo, in realtà, potrebbe anche essere giustificato. Nel dettaglio, quando i giornalisti gli hanno chiesto in quale momento era venuto a conoscenza del fatto che sarebbe stato nominato Ministro dell’Istruzione, questo ha risposto:

Quando ho capito che sarei diventato ministro? L’ho imparato ieri sera.

Lo stesso Mentana nell’ascoltare questa dichiarazione ha subito fatto notare l’errore, spiegando che sarebbe stato più corretto dire “l’ho appreso”. Come anticipato, però, ci sono delle attenuanti per il Ministro dell’Istruzione, in quanto la formula “ho imparato” è molto d’uso nel dialetto emiliano (ricordiamo che Patrizio Bianchi proviene dalla provincia di Ferrara).

Successivamente Patrizio Bianchi è “caduto” sul congiuntivo, solitamente obbligatorio dopo il “che”. Nel commentare la squadra di Governo, infatti, questo ha dichiarato:

Ho trovato bella gente, speriamo che faremo tutti bene.

La formula più corretta sarebbe stata quella con il congiuntivo “facciamo”, a conferma che la prima intervista di Patrizio Bianchi come Ministro dell’Istruzione non è andata come questo poteva sperare. Il Ministro dell’Istruzione è partito con il piede sbagliato, anche se comunque il mondo della scuola lo valuterà per altro.

Patrizio Bianchi sul futuro della scuola

Mettendo da parte gli errori grammaticali commessi nel parlare con i giornalisti, ecco alcune dichiarazioni di Patrizio Bianchi in merito al futuro della scuola. Questo ha riconosciuto che si trova davanti ad una “situazione difficile” e di essere ben “consapevole del lavoro che bisognerà fare per ripartire”.

In ogni caso si partirà “con quello che si ha a disposizione” provando a far rendere al meglio il comparto Istruzione. Questo dovrà anche sciogliere il nodo riguardante la possibilità che le lezioni per l’a.s. 2020-2021 vengano prolungate fino alla fine di giugno: un’idea nata nel corso delle consultazioni ma che non è ben vista dal mondo della scuola.

In ogni caso si lavorerà fin da subito per far ritornare alle lezioni in presenza tutti gli istituti italiani: lo stesso Bianchi ha confermato che è questa la sua “assoluta priorità”.

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