Tracce Maturità “sbagliate”, è caos: quali sono gli errori commessi dal ministero dell’Istruzione?

Giorgia Bonamoneta

21/06/2023

Tra le tracce della Maturità 2023 anche l’ex ministro Patrizio Bianchi. È un errore? Ecco cosa è successo con le tracce sbagliate della prima prova di italiano.

Tracce Maturità “sbagliate”, è caos: quali sono gli errori commessi dal ministero dell’Istruzione?

La prova di italiano della Maturità 2023 ha riservato alcune sorprese. Le tracce, secondo alcuni, sono state del tutto “sbagliate” e tra un botta e risposta istituzionale è il caos. Ci sono stati degli errori? Secondo lo storico preside dei liceo Massimo d’Azeglio e Camillo Benso Conte di Cavour di Torino, Gianni Oliva, le tracce non era al passo con i tempi e quindi sbagliate per gli studenti di oggi.

Tracce sbagliate, non per la loro importanza, ma perché gli stessi programmi scolastici non arrivano ad approfondire quello che è richiesto agli studenti di conoscere in sede di esame finale. Un errore di valutazione che costerà la completa disattenzione degli studenti versi alcuni temi, oppure errori di analisi dovuti a mancanza di consapevolezza.

A fare scandalo sono le tracce più lontane dai giovani, quelle che secondo il preside Gianni Oliva sono scelte in base a preferenze personali del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Suonano così almeno le scelte di Alberto Moravia, con il suo Gli Indifferenti, che a scuola passa rapidamente tra le pagine senza essere oggetto di lettura completa; ma anche “L’Idea di Nazione” di Federico Chabod, un tema enorme, ma che difficilmente sarà stato toccato dai programmi degli studenti. E allora perché inserirlo? Difficile dare una risposta.

Tracce sbagliate: sguardo al passato e disinteresse verso i giovani

Il problema delletracce della prima prova della Maturità 2023 è il distacco che intercorre tra queste e i giovani. Un distacco temporale sì, ma soprattutto di contenuto. Quanto il programma ha davvero approfondito, e quindi permesso agli studenti di eccellere nella prima prova, temi come la “nazione” o il “decadentismo della classe borghese”? Non molto, si sa.

Sembra quasi, per usare le parole dello storico preside Gianni Oliva, che al ministero dell’Istruzione e del Merito abbiano scelto in base ai loro gusti e non affacciandosi al mondo e alla contemporaneità. La scelta dei testi non può essere solo un vizio, ma un vero e proprio punto di vista sulla realtà. Le tracce sbagliate, secondo Gianni Oliva, sono quelle su Chabod e su Moravia, mentre è ok la scelta di Oriana Fallaci e Pietro Angela.

Lettera a Patrizio Bianchi: cosa c’entra e perché è considerata un attacco dall’ex ministro dell’Istruzione

Altra polemica del giorno, e siamo solo al primo giorno della Maturità 2023, è quella che vede protagonista l’ex ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. Infatti tra i temi di attualità della prima prova di italiano era prevista una lettera, datata 2021, rivolta al ministro e nella quale sono evidenziati i problemi causati dalla pandemia.

L’ex ministro ha criticato la scelta di questa traccia, figlia di scelte personali e non veramente d’interesse per i giovani studenti che si sono visti così privati di un valido argomento per la prova. Intervistato da La Repubblica il ministro ha commentato l’episodio con parole dure:

L’ho trovato inaudito e offensivo nei miei confronti e nei confronti dei ragazzi e delle famiglie. Di una sconcezza e scorrettezza infinite. Un attacco diretto nei miei confronti senza motivo. Non ci vedo nemmeno un pensiero politico, ma solo l’incapacità di cogliere il senso e il valore di quanto accaduto in questi anni.

La scelta, continua Bianchi, è considerabile anomala, provocatoria e fuori luogo. Ma perché è tanto problematica come traccia? “Trovo inaudito che si faccia commentare ai ragazzi un testo che non si sa chi ha scritto, genericamente inviato nel dicembre del 2021 con una frase che dice ’abbiamo letto sui giornali che lei sarebbe intenzionato a.... ‘”, ha fatto notare. Alla fine, così come l’attuale ministro Valditara ha deciso per un esame diverso per chi ha subito l’emergenza alluvionale, al momento dei fatti contestati Bianchi si è ritrovato a fare i conti con un evento altrettanto se non di più emergenziale: la pandemia.

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