Prima prova della maturità 2023, la tipologia B del testo argomentativo prevede Intervista con la storia di Oriana Fallaci. Quello che c’è da sapere sull’autrice e l’opera.
Dopo aver festeggiato la notte prima degli esami, è giunto il fischio di inizio della Maturità 2023. Ad aprire i giochi è la prima prova di italiano, le cui tracce sono state distribuite poco prima dell’inizio dell’esame. Per la prova di italiano, dopo Salvatore Quasimodo con Alla nuova luna e Alberto Moravia con Gli Indifferenti, per la tipologia B (testo argomentativo), c’è il testo di un’opera di Oriana Fallaci: “Intervista con la storia”.
Quali sono le informazioni essenziali da conoscere sull’autrice e il testo uscito alla prima prove della Maturità 2023?
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Chi è Oriana Fallaci?
Oriana Fallaci è un personaggio unico nel suo genere, una donna conosciuta e apprezzata in tutto il mondo come giornalista e scrittrice, che ha visto la propria fama infangata dal suo ultimo periodo di produzione. Infatti Fallaci non è esente da luci e ombre di una figura complessa, che ha percorso la storia dell’Italia e ne ha, nel bene e nel male, interpretato gli umori, spesso anticipando fenomeni e movimenti.
Oriana Fallaci nasce a Firenze il 29 giugno 1929. “Ho avuto la fortuna di essere stata educata da due genitori molto coraggiosi. Coraggiosi fisicamente e moralmente. Mio padre, si sa, era un eroe della Resistenza e mia madre non gli è stata da meno”, aveva raccontato di sé. Fallaci si iscrisse alla facoltà di Medicina e nello stesso periodo iniziò a scrivere per Il Mattino dell’Italia centrale occupandosi di cronaca nera.
Lasciata l’università iniziò a scrivere di cronaca giudiziaria e di costume, ma il suo sogno era fare la scrittrice. Produsse diversi reportage e romanzi: “Hollywood vista dal buco della serratura”, “Il sesso inutile” (1961), “Penelope alla guerra” (1962), “Gli antipatici” (1963) e molti altri.
Tra gli anni Sessanta e Settanta si affermò come giornalista politica e raccontò la rivolta di Detroit dopo l’uccisione di Martin Luther King, il conflitto arabo-palestinese, le guerriglie contro le dittature del Sudamerica, la morte di Bob Kennedy, i conflitti in Asia. Riuscì, grazie al suo girovagare come inviata di guerra, a portarsi a casa diverse interviste uniche. La tecnica dell’intervista di Fallaci è stata accostata a quella di un vero e proprio interrogatorio, con domande spigolose e che facevano emergere dettagli contrastanti.
Sono stati gli ultimi anni di dichiarata islamofobia a far calare un’ombra sulla sua figura, già considerata “antipatica” e scomoda da molti.
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Intervista con la storia di Oriana Fallaci: di cosa parla l’opera
“Intervista con la storia” di Oriana Fallaci è uno dei momenti più alti della carriera della scrittrice e giornalista. L’importanza dell’opera, comunque criticata per la soggettività espressa nelle pagine, è data dalla rilevanza delle intervista che Fallaci è riuscita a produrre. Nomi nome Henry Kissinger, Yasir Arafat, Indira Gandhi e molti altri bucano le pagine del libro in un dialogo che ha portato alla luce tutte le contraddizioni e le ambiguità degli intervistati.
“Intervista con la storia” viene pubblicato nel 1974, anno che riesce a racchiudere le conseguenze di momenti e fenomeni storici degni di importanza. L’anno si apre con il rifiuto del presidente Richard Nixon di consegnare il materiale utile all’indagine sullo scandalo Watergate, passa per la morte del presidente francese Georges Pompidou e il massacro all’interno di una scuola superiore palestinese di Maalot (Israele), fino alla bomba esplosa in piazza della Loggia rivendicata dall’organizzazione neofascista Ordine Nuovo.
Un mondo in contrasto e fatto di contrasti che sono ben rappresentati dai diversi volti intervistati da Fallaci, mai così alle strette con domande studiate, ma anche spigolose. “Intervista con la storia” si divide in tre sezioni: Dialogo di un’amarezza, Conversazioni con se stessa e Testamento dell’uomo bianco. In queste sezioni sono presenti le interviste a:
- Henry Kissinger
- Nguyễn Văn Thiệu
- Generale Giap
- Norodom Sihanouk
- Golda Meir
- Yassir Arafat
- George Habash
- Hussein di Giordania
- Indira Gandhi
- Zulfiqar Ali Bhutto
- Sirimavo Bandaranaike
- Pietro Nenni
- Giovanni Leone
- Giulio Andreotti
- Giorgio Amendola
- Willy Brandt
- Hailé Selassié I
- Mohammad Reza Pahlavi
- Ahmed Zaki Yamani
- William Colby
- Otis Pike
* Mário Soares
* Álvaro Cunhal
* Santiago Carrillo
* Helder Camara
* Arcivescovo Makarios
* Alessandro Panagulis
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