Il fondatore di Vanguard si è spento all’età di 89 anni. Fu pioniere degli Exchange Trade Fund
Lutto a Wall Street. All’età di 89 anni è morto il leggendario John Bogle, fondatore di Vanguard, delle società di investimento che, con oltre 5 mila miliardi di dollari di asset in gestione, è considerata tra le più grandi al mondo.
Vero e proprio pioniere dell’investimento nei fondi indicizzati e degli Exchange Traded Fund, Bogle – conosciuto da tutti come Jack - era malato da tempo e si è spento a Bryn Mawr, Pennsylvania.
La sua attività, iniziata negli anni ’50, ha avuto un grande impatto sulla finanza americana e non solo. Per questo era molto stimato nell’ambiente: lo stesso Warren Buffett non ha mai nascosto la sua ammirazione nei confronti di Bogle.
La nascita di Vanguard
Il gruppo Vanguard of Investment Companies nasce nel settembre 1974 e ha iniziato le sue operazioni il primo maggio 1975. A chi gli chiedesse un commento sulla nascita di questa sua nuova creatura, Bogle rispondeva: “E’ un esperimento d’avanguardia”.
Un decennio più tardi, tornando a parlare di Vanguard dichiarò:
“E’ stato progettato per dimostrare che i fondi comuni di investimento potrebbero operare in modo indipendente e che potrebbero avvantaggiare direttamente i loro azionisti”.
Col senno di poi, si può tranquillamente affermare che l’esperimento gli riuscì benissimo.
Un pioniere
Le intuizioni di Bogle non vennero però subito comprese nel mondo della finanza. Quando nel 1976, la sua creatura più importante, Vanguard fondata due anni prima, introdusse il primo fondo indicizzato per gli investitori, il First Index Investment Trust, venne quasi ridicolizzato. All’epoca il fondo raccolse appena 11 milioni di dollari, niente se paragonate alle cifre attuali che rendono Vanguard tra le società di investimento più grandi del mondo.
Oggi, inoltre, i fondi indicizzati non solo rappresentano il 79% dei circa 5 mila miliardi di dollari in attività che il fondo ha in gestione ma vengono offerti anche da altre società e costituiscono la gran parte dei fondi negoziati in borsa (Etf).
Una nuova rottura con la tradizionale del settore, Bogle la crea nel 1977, quando quando Vanguard smette di commercializzare i propri fondi tramite intermediari e li offre direttamente agli investitori, eliminando le spese di vendita: il risparmio in commissioni era di centinaia di milioni di dollari.
Anche oggi Vanguard ha costi di investimento tra i più bassi del settore.
Un visionario
Aperta la strada e dopo lo scetticismo iniziale, in tanti hanno seguito poi il suo esempio. Anche per questo Bogle veniva spesso definito “padre dell’indicizzazione”.
“Ha avuto un impatto non solo sul settore degli investimenti. Era un visionario tremendamente intelligente, guidato e di talento le cui idee hanno completamente cambiato il modo in cui investiamo. Siamo onorati di continuare la sua eredità di dare ad ogni investitore ’una bella scossa’”
ha commentato il ceo di Vanguard, Tim Buckley.
Il contributo che Bogle ha dato al mondo della finanza gli è stato in passato riconosciuto anche da altri giganti di Wall Street. Lo stesso Warren Buffett, una decina di anni fa, ammise: “Se tutti gli investitori avessero ascoltato le sue idee, oggi avrebbero centinaia di miliardi di dollari in più”.
Nel 2017, Bogle era stato inserito da Forbes nell’elenco dei 100 imprenditori visionari che hanno segnato l’ultimo secolo, il Forbes @100 Greatest Business Minds.
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