Gli assembramenti sono ancora vietati? Sì, in casa e all’aperto. Ecco i rischi e la multa per i trasgressori.
A quanto ammonta la multa per gli assembramenti (con e senza mascherina)? Nonostante la zona bianca nazionale e l’eliminazione di molte restrizioni, gli assembramenti sono ancora vietati, tanto al chiuso (a casa, in ufficio, nei centri commerciali) che all’aperto, in strada e nei parchi pubblici.
Per questa ragione sono vietati e puniti con una multa salata gli assembramenti dovuti a manifestazioni e festeggiamenti, ad esempio quelli che si sono registrati in tutta Italia dopo la vittoria dell’Italia nella semifinale degli Europei.
Le sanzioni possono arrivare - nel peggiore dei casi - fino a 1.000 euro. Ecco le regole in vigore e i rischi.
Multa per assembramento: quanto costa e cosa si rischia
Se è vero che è caduto l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto (quando è rispettata la distanza interpersonale di almeno un metro) dall’altra parte gli assembramenti sono ancora vietati poiché costituiscono una delle maggiori occasioni di diffusione del virus.
Il divieto prevede per i trasgressori la multa da 400 a 1.000 euro, determinata discrezionalmente dalle Forze dell’ordine che valutano il comportamento complessivo delle persone fermate (ad esempio se si dimostrano collaborative e in caso di comportamenti reiterati).
Per “assembramento” si intende qualsiasi raggruppamento disordinato di persone, a prescindere dal luogo e dal motivo, che rende impossibile mantenere il distanziamento sociale. Può trattarsi di manifestazioni, feste o festeggiamenti dopo eventi sportivi.
La sanzione può essere pagata a rate - a chi ha precisi requisiti di reddito - oppure in misura scontata del 30% se il pagamento avviene entro 5 giorni.
La legge ammette la possibilità di fare ricorso dimostrando l’ingiustizia della sanzione.
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