Il semaforo giallo è durato pochi secondi e siete passati con il rosso per non inchiodare? Avete preso una multa? Ecco quando è valida e quando non è possibile fare ricorso.
E’ capitato a quasi tutti gli automobilisti una volta nella vita: multa per semaforo rosso, ma non ce ne siamo neanche accorti perché il giallo è durato solo pochi secondi. Se in molti casi si faceva ricorso perché «è stato il vigile a volermi fare la multa, era ancora giallo», ora la Cassazione è intervenuta per mettere fine a questa «questione di secondi».
La sentenza n. 18470/14, depositata qualche giorno fa, sancisce chiaramente che, anche se il semaforo resta giallo 3 secondi, il conducente che passa con il rosso deve pagare la multa.
Così si fa luce anche sull’automobilista a cui il giudice di pace, a torto secondo la Cassazione, ha dato ragione. Ricorso accolto contro la multa da semaforo rosso poiché il semaforo giallo era durato meno di 4 secondi, ovvero la durata che, secondo il ministero dei Trasporti (nota n. 67906), dovrebbe essere considerata sulle strade urbane.
Con la sentenza la Cassazione ha riconosciuto al Comune (Montevecchia, provincia di Lecco) il diritto a riscuotere la sanzione.
In sostanza: se il giallo dura almeno 3 secondi la multa per il semaforo rosso è valida, senza possibilità di fare ricorso. Certo è che è difficile stabilire la durata in secondi di una luce semaforica?
La regola è semplice secondo la Corte: il conducente deve adeguare la sua velocità allo stato dei luoghi senza tenere conto dei 4 secondi della nota ministeriale poiché la durata della luce gialla «non costituisce un dato inderogabile». In particolare:
«L’atto, nell’accertare «che il codice della strada non indica una durata minima del periodo di accensione della lanterna di attivazione gialla, regola il tempo minino di durata di detta luce che non può mai essere inferiore a tre secondi».
L’interpretazione della Corte è surrogata anche da uno studio del 2001 del CNR per cui 3 secondi sono il tempo necessario ad un’automobile che viaggia ad una velocità non superiore ai 50 km ad arrestarsi.
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