Multe salate per chi esce senza valido motivo nel coprifuoco o si sposta in un’altra regione o provincia nella zona arancione e rossa. Le sanzioni dell’ultimo DPCM.
Con il DPCM in vigore dal 6 novembre aumentano divieti e restrizioni e, di conseguenza, anche le possibilità di prendere la multa se si esce senza uno dei motivi indicati nel modulo di autocertificazione.
Durante il coprifuoco nazionale e nelle zone rosse dove è imposto il lockdown si può uscire di casa solo per reali esigenze di salute, lavoro, necessità e rientro al domicilio. Nuovi limiti e sanzioni anche per gli spostamenti tra regioni e province, ma soltanto nei territori compresi nella zona rossa e arancione.
La multa può essere pagata in misura ridotta entro 5 giorni, a rate e si può fare ricorso.
MULTE PER CHI ESCE SENZA MOTIVO IN BASE ALL’ULTIMO DPCM
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La multa per chi non rispetta il coprifuoco nazionale
In tutta Italia scatta a partire dal 6 novembre il coprifuoco nazionale, questo vuol dire che nessuno può uscire di casa se non per comprovate ragioni da scrivere nell’autocertificazione del Ministero.
Si può uscire per andare in farmacia, comprovate esigenze lavorative e per risolvere inconvenienti urgenti che non possono essere rimandati al giorno successivo. Altrimenti chi esce senza motivo potrebbe incorrere nella multa da 400 euro fino a 1000 euro, che può aumentare fino ad un terzo in caso di recidiva.
Quali sono i motivi per uscire
I casi in cui è permesso uscire durante il coprifuoco e spostarsi nel territorio nazionale senza rischiare la multa sono quelli previsti nel modulo di autocertificazione del Ministero dell’Interno e dall’ultimo DPCM in vigore:
- comprovate esigenze di lavoro
- salute
- altri motivi ammessi dalle vigenti normative ovvero dai predetti decreti, ordinanze e altri provvedimenti che definiscono le misure di prevenzione della diffusione del contagio (specificare il motivo che determina lo spostamento)
Multa per spostamenti fuori dal comune di residenza
Nuovi limiti per gli spostamenti tra comuni. Chi vive nelle regioni zona gialla può muoversi tra comuni e province anche senza motivo e senza autocertificazione. Tuttavia non si può andare in un altro comune oltre le 22, quando scatta il coprifuoco, a meno che non si abbiano validi motivi.
Le cose cambiano per chi abita in zona arancione e rossa: per andare in un comune diverso da quello in cui si abita serve un motivo di lavoro, salute, necessità o urgenza.
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Multa per chi va in una zona rossa o arancione senza motivo
Per uscire o fare ingresso da/verso una regione zona rossa occorre un valido motivo di salute, comprovate esigenze lavorative o necessità, altrimenti lo spostamento non è consentito e si rischia la multa da 400 a 1000. Questa può essere elevata a discrezione delle Forze dell’ordine se il fatto avviene alla guida di un veicolo.
Chi risiede nella zona rossa non può spostarsi nemmeno verso un comune o una provincia diversi dal luogo di residenza, a meno che non sia necessario. Vietato andare a trovare i congiunti o trasferirsi nella seconda casa fuori città.
Anche nella zona arancione (Puglia e Sicilia) valgono regole analoghe: si può circolare all’interno del comune di residenza senza autocertificazione invece per muoversi verso un comune, provincia, regione diversi serve un valido motivo tra quelli previsti dalla legge.
Jogging, camminata veloce e attività motoria: quando scatta la multa (e dove)
L’attività motoria e fisica è consentita in tutte e tre le zone, ma con delle precisazioni. Fare jogging, camminata veloce e attività motoria non è un valido motivo per uscire durante il coprifuoco dalle 22 alle 5 e si rischia la multa da 400 a 1000 euro. Nella zona arancione non si può uscire dal comune di residenza/domicilio abituale per fare attività sportiva (nemmeno con autocertificazione) mentre nella zona rossa la camminata a passo svelto può essere fatta soltanto “nei pressi della propria abitazione” (come recita il DPCM in vigore), altrimenti scattano le sanzioni.
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In quarantena o isolamento è vietato uscire per qualsiasi motivo
Le sanzioni previste dalle norme nazionali sono ancor più severe nei confronti di chi esce di casa nonostante sia sottoposto a quarantena o isolamento domiciliare. In questi casi, infatti, il divieto di uscire è assoluto e non ci si può allontanare dalla propria abitazione nemmeno se ricorrono i motivi previsti dall’autocertificazione, quindi salute, lavoro e necessità.
Per questa violazione si rischia il penale, ovvero l’arresto fino a 18 mesi e la multa fino a 5.000 euro al massimo e, nei casi peggiori, l’accusa di Delitto colposo contro la salute pubblica (articolo 452 del Codice penale).
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