Mutui e prestiti: tutte le ultime novità

Stefano Tempera

15/05/2021

Per far fronte all’emergenza sanitaria il Governo sta pensando alle agevolazioni per i giovani che vogliono comprare casa con un mutuo fino al 100%. Dall’altra parte Banca d’Italia ha avviato una consultazione che potrebbe prevedere misure più stringenti per chi richiede un mutuo o un prestito. Vediamo tutte le novità e come potrebbe cambiare il credito alle famiglie.

Mutui e prestiti: tutte le ultime novità

Se da una parte il Governo, come annunciato di recente dal premier Mario Draghi, introdurrà nel PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) importanti misure che permetteranno ai giovani di accedere a mutui per l’acquisto della prima casa senza anticipo di denaro e dunque finanziando l’intero valore dell’immobile, dall’altra parte, Banca d’Italia ha avviato una consultazione rivolta alle banche italiane che riguarda la modifica delle normative in materia di riserve di capitale e di strumenti di valutazione dei clienti che richiederanno un finanziamento o un mutuo ipotecario.

Mutui e finanziamenti: in cosa consiste la consultazione di Banca d’Italia?

La consultazione proposta da Banca d’Italia recepisce la Direttiva UE 2019/878 del Parlamento europeo, che ha l’obiettivo di allineare tutti i Paesi dell’Unione europea ad adottare un unico metodo di valutazione creditizia nei confronti di imprese e famiglie.

In particolare, con l’eventuale modifica della valutazione dell’affidabilità creditizia, si tende a prevenire i rischi di indebolimento del sistema bancario attraverso un’analisi più stringente e basata sulle caratteristiche del singolo richiedente.

Anche l’FMI (Fondo Monetario Internazionale) aveva già raccomandato di attuare politiche per contrastare i rischi sistemici del sistema bancario, così come l’EBA (European Banking Authority), che ha il compito di assicurare un livello di regolamentazione uniforme nel settore bancario europeo, ha recentemente ribadito alle Banche centrali dei singoli Paesi Ue di adeguarsi a tale prospettiva.

Mutui e prestiti, come potrebbe cambiare il mercato del credito

La consultazione di Bankitalia terminerà a fine giugno 2021. Nel frattempo le banche saranno chiamate a fornire il loro punto di vista per l’eventuale adozione di misure che di fatto potrebbero limitare la concessione di mutui e prestiti ad una fascia importante di famiglie e di imprese.

Infatti, gli istituti di credito potrebbero avere l’obbligo di applicare regole più rigide in fase di analisi del cliente e in particolare nel calcolo di alcuni parametri al fine valutare se un cliente abbia o meno le caratteristiche per poter ottenere un prestito bancario. L’eventuale riforma, inevitabilmente, chiuderebbe le porte del credito alla fascia più debole della popolazione.

I parametri che vengono messi sotto la lente sono già attualmente presi in considerazione dalle banche. Con la modifica del criterio di valutazione, però, potrebbero diventare più rigidi. Tra questi, il rapporto tra l’importo della rata e il reddito del richiedente, che oggi varia dal 30 al 40%, e la percentuale della somma finanziata rispetto al valore del bene immobiliare messo in garanzia (LTV - Loan to value), che per le regole del credito fondiario, non deve superare l’80%.

Oggi questi criteri di rischio vengono utilizzati dalle banche con molta autonomia, mentre le misure che si vogliono introdurre porterebbero maggiore uniformità tra i vari istituti europei.

Impatto delle nuove regole sulle famiglie

Le nuove misure che potrebbero essere introdotte si pongono il nobile proposito di evitare il sovraindebitamento delle famiglie e delle imprese in un periodo particolarmente difficile come quello che stiamo vivendo. Per le banche, invece, il rischio è rappresentato dal peggioramento della qualità del credito. Come riporta Banca d’Italia, infatti, «negli ultimi mesi il tasso di deterioramento dei prestiti ha registrato un aumento e si è registrata una forte riduzione della redditività nel 2020».

Nei prossimi mesi assisteremo alla progressiva riduzione delle misure attuate dal Governo a sostegno di imprese e famiglie per far fronte all’emergenza sanitaria, tra cui un milione e 400 mila contratti di prestito che sono stati oggetto di sospensione delle rate. Bisognerà vedere quale sarà l’impatto sulle famiglie e se verranno introdotte ulteriori misure o proroghe per certe categorie di persone.

Intanto, grazie ai tassi di interesse ai minimi storici e alle proposte di mutuo favorevoli da parte delle banche, il mercato del credito in Italia resta in fermento nonostante l’incertezza generale provocata dal Covid-19.

Decreto Sostegni: quali novità sui mutui

Si respira un certo entusiasmo dopo le parole del premier Draghi in merito alle nuove misure che dovrebbero favorire soprattutto le giovani coppie e gli under 36, spingendo così ulteriormente le erogazioni di mutui anche nel resto del 2021 e nel 2022. A tal proposito, ricordiamo che le domande di finanziamento continueranno ad essere gestite ed autorizzate dal Fondo Consap, già attivo dal 2013 e che ad oggi che ha permesso ad oltre 200 mila famiglie di accedere ad un mutuo per l’acquisto della prima casa fino al 100% del valore dell’immobile.

Tra le indiscrezioni delle nuove misure previste nel decreto Sostegni, gli under 36 dovrebbero ottenere un’agevolazione delle imposte indirette inerenti l’acquisto dell’abitazione principale e inoltre non dovrebbero esserci limitazioni sulla tipologia di contratto di lavoro, prevedendo anche i contratti stagionali e occasionali. Sarebbe allo studio anche una riduzione fino al 50% dell’onorario notarile a vantaggio degli acquirenti.

Con le nuove misure previste nel PNRR, che dovrebbero essere valide fino al 31 dicembre 2022, si punta dunque ad ampliare la platea delle persone che possono ottenere un mutuo per l’acquisto della prima casa a condizioni agevolate.

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