NBA: dalla prossima stagione i club potranno vendere in autonomia i diritti di sponsorizzazione internazionali
I club potranno vendere in autonomia i diritti di sponsorizzazione internazionali. È questa la grande novità promossa dalla NBA, la National Basketball Association, dalla prossima stagione.
L’accordo è arrivato il 12 aprile durante la riunione del consiglio dei governatori a New York, dove i proprietari dei team della NBA hanno approvato un test di tre anni del Programma di marketing internazionale per i team.
Il nuovo programma internazionale offre a tutti i team e gli sponsor il diritto di commercializzare e fare pubblicità al di fuori degli Stati Uniti e del Canada. Le posizioni di vendita al dettaglio globali avranno la stessa libertà.
Inoltre, team e brand avranno la possibilità di pubblicare contenuti non di gioco sui propri siti di social media e digitali degli sponsor, come Facebook e Twitter. Questi nuovi diritti globali includeranno ancora il Canada e gli Stati Uniti
Queste le parole di Amy Brooks, presidente del team marketing NBA e chief innovation officer:
“Abbiamo deciso di creare un programma per consentire ai partner di team di aiutare a commercializzare la NBA a livello globale e di offrire ai team maggiori incentivi per creare contenuti focalizzati sui mercati internazionali. In questo modo si potranno realizzare programmi su piattaforme esterne all’NBA”
NBA, diritti di sponsorizzazione: l’accordo
L’accordo realizzato dall’NBA e dai proprietari dei club, in merito alla vendita dei diritti di sponsorizzazione internazionali, permette agli sponsor di utilizzare esclusivamente i contenuti legati al dietro le quinte.
Sono esclusi quindi i contenuti legati alle gare di NBA e gli highlights degli incontri. E anche se ogni club limiterà la vendita dei diritti a due sponsor, l’interesse dovrebbe essere dato dalla portata globale del marchio NBA.
Tuttavia, resterà in vigore la regola domestica di limitare le squadre a un territorio di commercializzazione di 75 miglia. Ciò significa che le squadre non possono ancora vendere i diritti di sponsorizzazione nazionali a una distanza superiore di 75 miglia.
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