Secondo l’allarme lanciato dai sindacati la Naspi 2016 potrebbe essere a rischio per i lavoratori stagionali. Ecco quello che potrebbe succedere.
La Naspi 2016, il sussidio di disoccupazione introdotto con il Jobs Act, potrebbe essere a rischio per i lavoratori stagionali e termali.
A lanciare l’allarme sono stati i sindacati del turismo e del commercio che hanno denunciato il rischio in seguito al decreto di riforma degli ammortizzatori sociali.
Vediamo di seguito quali sono i punti che alimentano la perplessità dei sindacati e cosa potrebbe succedere.
Naspi 2016: sussidio di disoccupazione a rischio per i lavoratori stagionali?
A lanciare l’allarme sulla possibilità che i lavoratori stagionali possano non rientrare tra i beneficiari della Naspi 2016 sono stati i sindacati del turismo e del commercio.
Le federazioni sindacali del turismo e del commercio, Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs hanno infatti sollecitato la revisione della normativa sulla Naspi, affinché possa essere scongiurato tale rischio.
In particolar modo ad alimentare le perplessità sono le modalità di riconoscimento dell’indennità per i lavoratori stagionali dei settori produttivi del turismo e degli stabilimenti termali e per i lavoratori addetti ai servizi domestici e familiari.
In una nota firmata da tutte le sigle sindacali vengono esposti i dubbi a riguardo:
«I nodi riguardano in primis il dimezzamento della durata e del valore per il sussidio della Naspi a cui sarebbero esposti dal 2016 i lavoratori stagionali del settore turismo e del comparto termale in assenza di un correttivo strutturale, lo stesso previsto dal decreto legislativo 148/2015, approvato nel mese di giugno scorso e in vigore dal 24 settembre, che ha salvaguardato il trattamento di integrazione salariale per l’anno 2015 tamponando la contraddizione legislativa che avrebbe penalizzato gli stagionali».
E ancora:
«La proposta sindacale, fermo restando il requisito minimo di 120 ore di lavoro prestato, contempla l’integrazione del requisito lavorativo anche nel caso di prestazione effettiva settimanale inferiore alle 24 ore, in quanto la prestazione richiesta è modulare ed articolata e può differenziarsi da una settimana ad un’altra».
Naspi 2016: quali sono le categorie di lavoratori stagionali a rischio?
Tra i lavoratori stagionali che rischiano di non rientrare tra i beneficiari della Naspi 2016, oltre ai lavoratori del turismo e termali, rientrerebbero anche gli operatori del lavoro domestico e di assistenza domiciliare.
Secondo quanto disposto dalla circolare Inps n. 142/2015, infatti, il requisito delle trenta giornate di lavoro effettivo in dodici mesi antecedenti alla cessazione del rapporto di lavoro, può essere perfezionato qualora gli interessati abbiano prestato attività lavorativa per cinque settimane con un minimo di 24 ore di lavoro a settimana.
Naspi 2016: cosa succederà ai lavoratori stagionali?
Sulla questione è intervenuto il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera, Cesare Damiano, che ha cercato di calmare gli animi garantendo a breve un intervento correttivo in materia per scongiurare il rischio che i lavoratori stagionali rimangano esclusi dalla Naspi 2016.
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