Una circolare dell’Inps chiarisce quando il lavoro accessorio è compatibile con la Naspi, il sussidio di disoccupazione introdotto con il Jobs Act.
La Naspi è il sussidio di disoccupazione introdotto con il Jobs Act, la riforma del lavoro del governo Renzi. L’assegno di disoccupazione Naspi spetta quindi a chi si ritrova senza lavoro e in possesso dei requisiti per farne domanda.
Esistono dei casi, tuttavia, in cui è possibile richiedere e ottenere tale sussidio di disoccupazione anche se si lavora.
Ma quali tipi di lavoro sono compatibili con la Naspi? Sull’argomento è intervenuto l’Inps che, attraverso la circolare n. 170/2015 pubblicata sul sito dell’Istituto, ha ribadito che ci sono ipotesi in cui il lavoro accessorio non fa perdere il diritto all’indennità in analisi.
Vediamo di seguito quali sono i casi in cui si può lavorare e ottenere l’assegno di disoccupazione Naspi.
Naspi e lavoro accessorio: quando sono compatibili
L’Inps, come detto, si è espresso sull’argomento con la circlare n. 170/2015 del 13 ottobre scorso.
In particolare l’ente di previdenza ha ribadito che compensi inferiori ai 3 mila euro percepiti tramite voucher sono compatibili con la Naspi: chi, quindi, svolge un lavoro percependo un reddito inferiore i 3mila euro tramite voucher ha diritto di rimanere beneficiario della Naspi.
Tale soglia non deve essere considerata fissa: essa infatti è da intendersi per anno civile e viene rivalutata annualmente sulla base della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo medi per le famiglie di operai e di impiegati.
Al momento dell’emanazione del decreto sul lavoro accessorio, il valore nominale del buono orario è stato fissato in 10 euro.
Ricordiamo inoltre che i voucher utilizzati per il pagamento del lavoro accessorio devono essere acquistati esclusivamente online.
Naspi: cosa succede se viene superata la soglia dei 3mila euro?
Il limite per il lavoro accessorio è di 7mila euro, quindi potrebbero esserci casi di beneficiari della Naspi che superino i 3mila euro. In questo caso cosa succede? Il sussidio di disoccupazione continua a rimanere compatibile con la prestazione lavorativa?
L’Inps ha chiarito i dubbi a riguardo, spiegando che nel caso venga superata la soglia dei 3mila euro, rimanendo sempre nel limite dei 7mila euro previsto per il lavoro accessorio, la Naspi continuerà ad essere riconosciuta ma il valore delle stessa sarà riconosciuto in maniera ridotta (80% del valore del voucher).
Anche in questo caso, dunque, non decade il diritto alla Naspi, ma la cumulabilità tra lavoro e disoccupazione diventa parziale.
In ogni caso è bene ricordare una cosa importante: per poter continuare a percepire la Naspi nel caso di lavoro accessorio è necessario presentare un’apposita dichiarazione all’Inps in cui si dichiara l’inizio dell’attività entro un mese dall’inizio della stessa o, se questa era già in essere, al momento di presentazione della domanda della Naspi.
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