Naspi scaduta a maggio, niente proroga. Quali sono gli aiuti che in alternativa possono chiedere i cittadini che restano senza indennità di disoccupazione e senza lavoro?
Naspi scaduta a maggio, niente proroga. Allora quali aiuti in alternativa? Cerchiamo di rispondere a questa domanda dal momento che il decreto Rilancio approvato che sta per approdare in Gazzetta Ufficiale prevede la proroga per due mesi della scadenza delle indennità di disoccupazione Naspi e DIS-COLL.
La regola vale per coloro i quali la Naspi, o anche la DIS-COLL per i co.co.co., sia scaduta tra il primo marzo 2020 e il 30 aprile 2020. Ovviamente questo prevede che per coloro i quali la Naspi sia scaduta a maggio la proroga non ci sia. Vediamo pertanto quali aiuti in alternativa si potranno chiedere e cosa si intende per periodo di fruizione.
Naspi scaduta a maggio, niente proroga: ecco quali aiuti in alternativa
La Naspi è scaduta a maggio e dunque la proroga prevista dal decreto Rilancio non riguarda i beneficiari che si trovano in questa condizione. Possiamo vedere però quali sono gli aiuti in alternativa che si potrebbero richiedere. Lo stesso vale per l’indennità di disoccupazione DIS-COLL.
Il decreto Rilancio che a breve dovrebbe essere in Gazzetta Ufficiale prevede, come abbiamo anticipato, la proroga di due mesi per gli assegni di disoccupazione che sono scaduti tra il 1° marzo e il 30 aprile del 2020.
Per coloro i quali la Naspi è scaduta a maggio però potrebbero esserci altri aiuti dal momento che la proroga non c’è. Primo fra tutti il nuovo reddito di emergenza introdotto dal decreto Rilancio; si tratta di un aiuto che va tra i 400 e gli 800 euro e la cui cifra viene stabilita in base al nucleo familiare e alla relativa scala di equivalenza.
I requisiti per fare domanda del REM sono legati al reddito pertanto ricordiamo che la Naspi pur essendo compatibile con il sussidio contribuisce alla formazione dello stesso e quindi dell’ISEE che andrebbe presentato.
Tra gli altri aiuti anche il più tradizionale reddito di cittadinanza, che come sappiamo, anche se compatibile con la Naspi, viene assegnato in base alla situazione reddituale e al patrimonio immobiliare del nucleo familiare. Anche in questo caso la Naspi, seppur scaduta, rientra nel reddito familiare e di conseguenza l’importo dell’aiuto potrebbe variare.
Lo stesso discorso vale per coloro i quali l’indennità di disoccupazione Naspi è scaduta nel mese di febbraio. Vediamo per le Naspi, scadute a maggio e non, cosa si intenda per periodo di fruizione.
Naspi scaduta a maggio: cosa si intende per periodo di fruizione?
Concludiamo la trattazione per coloro la cui Naspi è scaduta a maggio cercando di rispondere alla domanda molto semplice: cosa si intende per periodo di fruizione? Il quesito in realtà riguarda principalmente coloro i quali hanno terminato la Naspi a febbraio e hanno ricevuto l’ultimo assegno a marzo.
Il decreto Rilancio, lo ricordiamo, stabilisce testualmente:
“Le prestazioni previste dagli articoli 1 e 15 del decreto legislativo 4 marzo 2015 n. 22, il cui periodo di fruizione termini nel periodo compreso tra il 1° marzo 2020 e il 30 aprile 2020, sono prorogate per ulteriori due mesi a decorrere dal giorno di scadenza”.
A rigor di logica essendo scaduta a febbraio, anche qualora l’assegno sia arrivato nel mese successivo, la proroga non spetterebbe al lavoratore per il quale il periodo di fruizione, quindi di diritto all’indennità di disoccupazione, sia terminato a febbraio.
Sappiamo anche però che dopo la pubblicazione del decreto Rilancio INPS interverrà con messaggi e circolari per l’interpretazione della norma. Solo a quel punto potremmo avere la certezza assoluta che per coloro i quali la Naspi è scaduta a febbraio e hanno ricevuto l’ultimo assegno a marzo, la proroga della stessa non è prevista.
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