Natale solo con i conviventi: cosa significa? Chiarimenti necessari in vista delle feste

Antonio Cosenza

8 Dicembre 2020 - 11:32

Il Governo ha raccomandato agli italiani di festeggiare il Natale con i soli conviventi. Ma ci sono dei dubbi da chiarire.

Natale solo con i conviventi: cosa significa? Chiarimenti necessari in vista delle feste

Quali sono i conviventi con cui si possono passare le feste?

Alla fine il Governo ha deciso di non prevedere restrizioni per pranzi e cene di Natale, in quanto essendo l’Italia uno Stato liber democratico non è stato ritenuto opportuno travalicare la sfera privata. Per questo motivo non ci sono sanzioni per chi decide di passare il Natale con amici e parenti, fermo restando comunque il divieto di dare feste.

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, si è però raccomandato con gli italiani indicando qual è la giusta “ricetta” per festeggiare Natale e Capodanno in sicurezza. Nel dettaglio, il Premier si è fortemente raccomandato riguardo alla possibilità di passare le feste con i soli conviventi.

Siamo passati, quindi, dai congiunti ai conviventi: per quest’ultimi, però, capire di chi si tratta non dovrebbe essere complicato in quanto è ovvio che ci riferiamo a coloro che vivono abitualmente sotto lo stesso tetto.

Va detto, però, che c’è un dubbio per tutte quelle famiglie che si ricongiungeranno solamente in prossimità delle feste, ossia per quei nuclei familiari divisi durante l’anno in quanto per motivi di studio o lavoro qualche componente è stato costretto a trasferirsi altrove.

Ebbene, quando familiari che abitualmente non vivono insieme possono comunque definirsi “conviventi” e quindi sono legittimati a passare le feste di Natale insieme? Facciamo chiarezza.

Natale insieme ai conviventi: chi sono?

Come anticipato, esiste una sola raccomandazione - che giuridicamente non ha alcun valore legale - riguardo al passare Natale e Capodanno con i soli conviventi. Non esistono sanzioni, quindi, per chi decide comunque di invitare amici e altri parenti non conviventi.

Ma volendo attenerci rigidamente a questa indicazione, chi sono effettivamente i conviventi con i quali si possono passare le feste? Ovviamente si tratta di quelle persone che coabitano o conducono vita in comune con una o più altre. Non è difficile, quindi, individuare i conviventi nel caso di famiglie che abitualmente vivono sotto lo stesso tetto.

Secondo le raccomandazioni del Governo queste non dovrebbero invitare nessun altro in casa nei giorni di festa; un Natale “riservato” ma necessario per evitare la risalita dei contagi.

Come anticipato, però, ci sono famiglie che si riuniranno solo per Natale. Pensiamo a chi ha figli che si sono trasferiti momentaneamente al Nord per studio o lavoro e aspetta proprio le feste di Natale per poterli riabbracciare, ma anche a quei coniugi che sono stati costretti a dividersi per motivi di lavoro.

Persone che durante la maggior parte dell’anno non vivono sotto lo stesso tetto ma che comunque appena possono si ricongiungono. Ebbene, questi possono essere considerati conviventi? Rispondere a questa domanda non è semplice, anche perché il Governo non ha fornito una propria interpretazione riguardo al concetto di “convivente”.

Va detto, comunque, che il Governo autorizza in ogni caso, quindi in deroga alle limitazioni sugli spostamenti, il ritorno presso domicilio o residenza. È proprio questo concetto che ci aiuta nel dare una spiegazione al significato di conviventi: sembra, infatti, che la linea governativa sia quella di consigliare - e non imporre - di festeggiare solamente insieme alle persone che risultano regolarmente domiciliate o residenti nella stessa abitazione.

Generalmente chi si trasferisce per studio o lavoro sposta il domicilio ma non la residenza. Quest’ultima, infatti, rimane quella della casa di famiglia, almeno fino a quando non si troverà una sistemazione definitiva.

Per questo motivo nella raccomandazione fatta dal Presidente Conte dovrebbero rientrare anche quei componenti che abitualmente non convivono sotto lo stesso tetto ma che si ricongiungeranno a Natale, purché appunto risultino regolarmente residenti presso la stessa abitazione.

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