Saldi invernali 2025, il calendario per ogni Regione

Ilena D’Errico

01/01/2025

Saldi invernali 2025. Ecco il calendario per ogni Regione italiana (e qualche consiglio per i consumatori).

Saldi invernali 2025, il calendario per ogni Regione

Conclusi i festeggiamenti di Capodanno, il pensiero degli italiani si sposta ai saldi invernali. Comprensibile, visto che si tratta di un’occasione vantaggiosa per fare acquisti a prezzi convenienti e magare togliersi qualche sfizio approfittando degli sconti. Anche per quest’anno, le date di inizio e fine dei saldi non sono uguali in tutta Italia. Per quanto i saldi invernali 2025 siano previsti per il 4 gennaio, ci sono quindi diverse eccezioni, motivo per cui vi abbiamo allegato il calendario completo per ogni Regione.

Il calendario dei saldi invernali 2025

Regioni Saldi invernali
Abruzzo 4 gennaio (per 60 giorni)
Basilicata 4 gennaio - 4 marzo 2025
Provincia di Bolzano 8 Gennaio - 5 Febbraio 2025
Calabria 4 gennaio - 4 marzo 2025
Campania 4 gennaio - 4 marzo 2025
Emilia-Romagna 4 gennaio - 4 marzo 2025
Friuli Venezia Giulia 4 gennaio - 15 marzo 2025
Liguria 4 gennaio - 17 febbraio 2025
Lazio 4 gennaio - 15 febbraio 2025
Lombardia 4 gennaio - 15 marzo 2025
Marche 4 gennaio - 1 marzo 2025
Molise 4 gennaio - 4 marzo 2025
Piemonte 4 gennaio - 1 marzo 2025
Puglia 4 gennaio - 28 febbraio 2025
Sardegna 4 gennaio - 4 marzo 2025
Sicilia 4 gennaio - 15 marzo 2025
Toscana 4 gennaio - 4 marzo 2025
Provincia di Trento 4 gennaio - 4 marzo 2025
Umbria 4 gennaio - 4 marzo 2025
Valle d’Aosta 2 gennaio 2025 - 31 marzo 2025
Veneto 4 gennaio - 28 febbraio 2025

Per quanto riguarda l’Alto Adige, bisogna fare alcune precisazioni. Nella maggior parte del territorio i saldi iniziano l’8 gennaio e terminano l’8 febbraio, ma ci sono alcune eccezioni. Nel dettaglio, i saldi invernali vanno dall’8 marzo al 5 aprile a:

  • Tires;
  • Castelrotto;
  • Renon;
  • Ortisei;
  • S. Cristina;
  • Selva Gardena;
  • Marebbe;
  • San Martino in Badia;
  • La Valle;
  • Badia;
  • Corvara Stelvio;
  • Maso Corto;
  • Resia;
  • San Valentino alla Muta.

Si va invece dall’8 marzo al 5 febbraio a:

  • Bressanone;
  • Rio Pusteria;
  • Fortezza;
  • Varna;
  • Rodengo;
  • Naz-Sciaves;
  • Luson;
  • Velturno;
  • Chiusa;
  • Funes;
  • Barbiano;
  • Laion;
  • Ponte Gardena;
  • Vipiteno;
  • Brennero;
  • Racines;
  • Campo di Trens;
  • Val di Vizze;
  • Villandro;
  • Vandoies;
  • Brunico;
  • Perca;
  • Valdaora;
  • Rasun Anterselva;
  • Monguelfo-Tesido;
  • Valle di Casies;
  • Braies;
  • Villabassa;
  • Dobbiaco;
  • San Candido;
  • San Lorenzo di Sebato;
  • Falzes;
  • Chienes;
  • Terento;
  • Gais;
  • Selva dei Molini;
  • Valle Aurina;
  • Predoi;
  • Campo Tures;
  • Sesto Curon Venosta (tranne Resia e San Valentino alla Muta);
  • Glorenza;
  • Sluderno;
  • Malles;
  • Lasa;
  • Castelbello-Ciardes;
  • Silandro;
  • Laces;
  • Martello;
  • Tubre;
  • Prato allo Stelvio;
  • Senales (tranne Maso Corto).

Le regole dei saldi invernali 2025

Le Regioni italiane hanno un leggero margine di discrezionalità nell’organizzazione dei saldi, importante per meglio andare in contro alle diverse esigenze dei cittadini. Le linee guida, tuttavia, restano uguali per tutti a garanzia dei consumatori. In particolare, bisogna far riferimento agli Indirizzi unitari delle Regioni sull’individuazione della data di inizio delle vendite di fine stagione del 24 marzo 2011. La normativa prevede che i saldi invernali abbiano inizio il primo giorno feriale antecedente all’Epifania, che appunto nel 2025 coincide con sabato 4 gennaio. La maggior parte d’Italia si è adeguata a questa regola generale, fatta eccezione per l’Alto Adige (dove iniziano per lo più mercoledì 8 gennaio) e Valle d’Aosta (dove iniziano già giovedì 2 gennaio).

La competenza regionale riguarda soprattutto la regolamentazione delle vendite promozionali a ridosso dei saldi. L’Alto Adige, per esempio, permette di allestire i punti vendita per le vendite di fine stagione già da domenica 5 gennaio. Alcune Regioni, inoltre, permettono ai commercianti di effettuare vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno. Si tratta di:

  • Abruzzo;
  • Friuli Venezia Giulia;
  • Sicilia;
  • Umbria.

Nel resto del territorio, invece, le vendite promozionali sono vietate in prossimità delle vendite di fine stagione, per un periodo di solito compreso tra 15 e 40 giorni prima dell’inizio effettivo dei saldi.

Ci sono comunque delle importanti regole che valgono in tutte le Regioni italiane, fondamentali per i consumatori. Innanzitutto, gli sconti devono riguardare prodotti stagionali, che subirebbero un ulteriore deprezzamento con il passare del tempo. Nel tema dell’abbigliamento, per esempio, si troveranno pellicce, giubbotti invernali, stivali e così via. Ogni prodotto scontato deve avere l’apposito cartellino su cui indicata la percentuale di sconto applicata, il costo precedente ai saldi e il prezzo effettivo. La merce scontata deve inoltre essere chiaramente separata da quella venduta a prezzo pieno, al fine di non confondere la clientela. È vietato approfittare dei saldi per vendere le rimanenze di magazzino (gli articoli devono riferirsi alla stagione appena conclusa) o per effettuare vendite di liquidazione.

Ovviamente, è illecito applicare uno sconto fittizio aumentando il prezzo poco prima dell’inizio dei saldi. Bisogna inoltre ricordare che i consumatori hanno diritto a cambiare i prodotti rotti, danneggiati o difettosi entro 2 mesi dall’acquisto (o a ricevere il rimborso), con qualsiasi prova d’acquisto a disposizione. Per tutti gli altri diritti sul cambio o la prova degli abiti bisogna invece seguire le indicazioni dell’esercente.

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