Nazionale: la miglior formazione dell’Italia secondo il valore di mercato

In Italia spesso si ripete come ci siano “60 milioni di allenatori”, ma in che modo scenderebbe in campo la Nazionale basandoci esclusivamente sull’attuale valore di mercato dei nostri giocatori?

Prendendo in considerazione la quotazione indicata al momento per ciascun calciatore convocabile nella Nazionale italiana, facendo riferimento alle stime del sito specializzato Transfermarkt, la squadra che scenderebbe in campo agli ordini di Roberto Mancini non sarebbe poi così diversa da quella che è stata l’ultima schierata dal commissario tecnico.

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Nazionale: la formazione dell’Italia per il valore di mercato

Alzi la mano chi non ha mai elencato, magari nelle classiche discussioni da bar, quelli che sarebbero dovuti essere gli undici titolari della nostra Nazionale. Quando poi l’Italia più di un anno fa è stata buttata fuori dal Mondiale in Russia della Svezia, l’argomento è stato senza dubbio molto inflazionato.

Archiviata la gestione di Giampiero Ventura e il regno in Federazione di Carlo Tavecchio, dopo la disfatta delle ultime qualificazioni mondiali adesso c’è Roberto Mancini alla guida degli azzurri.

Evitata la retrocessione dalla Lega A della Nations League, adesso però l’Italia già dal prossimo 23 marzo sarà impegnata nel girone di qualificazione degli Europei 2020, con l’esordio che sarà in casa con la Finlandia replicando tre giorni più tardi quando ospiteremo il Liechtenstein.

Aspettando di vedere quali saranno le convocazioni del Mancio per questo doppio impegno, prendendo in considerazione quelli che sono i valori di mercato attribuiti da Transfermarkt ecco quale sarebbe la formazione titolare della nostra Nazionale.

Schierata con il modulo 4-3-3, così come fatto nelle ultime uscite dal commissario tecnico, l’Italia sarebbe un perfetto mix di gioventù ed esperienza per quanto riguarda la formazione titolare, mentre in panchina sarebbe la linea verde a trionfare.

Se guardiamo poi la formazione schierata da Roberto Mancini contro il Portogallo, l’ultimo incontro disputato dalla Nazionale dove c’erano punti in gioco, l’undici di partenza degli azzurri è molto simile a quello elaborato in base al valore di mercato.

In difesa hanno giocato Chiellini e Biraghi invece che Romagnoli ed Emerson, mentre a centrocampo è partito titolare Barella con Pellegrini poi subentrato a Verratti. Per il resto gli interpreti sono gli stessi.

In giocatori in crescita e quelli in discesa

Fermo restando che in uno sport come il calcio ci sono una miriade di fattori che possono incidere più del valore di mercato di un giocatore, vedendo quello che sarebbe il gruppo a disposizione di Mancini si potrebbe essere fiduciosi.

Dalla rosa sarebbe escluso però l’attuale capitano Giorgio Chiellini, sulla cui valutazione pari a 10 milioni pesano le trentaquattro primare che il forte difensore della Juventus si è messo alle spalle.

Altri invece come Davide Zappacosta, Roberto Gagliardini, Mattia Perin e Mario Balotelli, stanno invece pagando lo scarso utilizzo nei rispettivi club anche se Super Mario, da quando a gennaio è passato al Marsiglia, ha ritrovato una maglia da titolare e soprattutto la via del gol con una certa continuità.

Ci sono poi dei giovani che sono in grande ascesa ma che sono fuori da questa ipotetica rosa della Nazionale. Oltre ai baby Tonali, Barella e Zaniolo che invece hanno trovato posto, c’è il gioiellino della Juventus Moise Kean, quello del Monaco Pietro Pellegri e Alessandro Bastoni, di proprietà dell’Inter che a Parma sta disputando un’ottima stagione.

A frenare il valore di mercato di Kean e Pellegri, è lo scarso utilizzo dello juventino (chiuso da campioni come Cristiano Ronaldo, Dybala e Mandzukic) e il grave infortunio che da tempo tiene l’ex Genoa fuori dai campi di gioco. Il futuro però sarà senza dubbio il loro.