Crollo in afterhour per le azioni di Netflix. Il colosso californiano dello streaming ha deluso sulla guidance di crescita dei nuovi utenti per il prossimo trimestre.
Le azioni di Netflix sono crollate ieri nel mercato afterhour con punte dell’11% dopo la pubblicazione dei conti trimestrali della società. Sebbene il colosso americano abbia battuto le stime degli analisti sugli utili, deludendo però quelle sui ricavi, a generare il sell-off sul titolo dell’azienda di streaming statunitense è stata la debole guidance della società sulla crescita degli abbonati per il prossimo trimestre.
Il taglio delle stime sulla crescita degli abbonati (e di conseguenza su fatturato e utili) per il trimestre in corso è dovuto al fatto che Netflix si appresta ad alzare il piano tariffario e all’aumento della competitività nel settore. Pochi giorni fa infatti, Amazon ha reso noto di voler implementare il servizio Prime Video, offrendo abbonamenti mensili precedentemente non previsti.
Netflix: i conti trimestrali nel dettaglio, bene gli utili mentre deludono i ricavi
Si appresta ad essere una seduta difficile quella odierna per le azioni di Netflix, colosso americano leader nel settore dello streaming video. Ieri la società ha pubblicato i conti relativi al trimestre scorso che hanno battuto le stime degli analisti in termini di utili netti e di crescita di utenti mentre hanno deluso per quel che riguarda il fatturato.
In particolare, nel primo trimestre 2016 Netflix ha registrato ricavi per $1,96 miliardi contro gli $1,57 miliardi dello stesso periodo del 2015, deludendo di poco le attese poste a $1,97 miliardi. Gli utili netti sono risultati pari a $27,66 milioni, pari ad un EPS di $0,06, contro un precedente 2015 di $23,7 milioni (EPS di $0,05) e un’attesa di $0,03.
I nuovi utenti del primo trimestre dell’anno sono stati 6,74 milioni, il 9,5% in più di quanto prospettato dalla stessa società. Netflix ha spiegato che la bassa stima sui nuovi utenti era stata proiettata senza tenere conto del debutto dei nuovi contenuti principali e originali.
Netflix: delude stima su crescita nuovi utenti per il prossimo trimestre
La società ha però deluso sull’aspettativa per il trimestre in corso. L’azienda ha reso noto di aspettarsi una crescita degli utenti di 2,5 milioni di unità per il secondo trimestre di cui 2 milioni dall’estero e 500.000 dagli USA.
Di conseguenza la società californiana ha tagliato le stime sugli utili e sui ricavi, scese rispettivamente a $0,02 per azione e $1,96 miliardi. Gli analisti per il secondo trimestre 2016 si aspettano invece un EPS di $0,05 ad azione e $2,12 miliardi di ricavi.
Netflix: taglio delle stime dovuto ad aumento tariffe e concorrenza
Non è la prima volta che Netflix sottostima la crescita degli utenti visto che ad esempio è già accaduto per il trimestre appena concluso. Il taglio delle stime è dovuto al fatto che Netflix sta per aumentare le tariffe mensili negli USA (mercato di riferimento a cui gli investitori guardano con particolare interesse) e all’aumento della concorrenzialità nel settore.
Pochi giorni fa infatti Amazon ha reso noto di voler implementare l’offerta per Amazon Video procedendo all’emissione di abbonamenti mensili per il servizio ad una tariffa di $8,99.
Netflix: non facile prevedere la crescita di nuovi utenti - JackDaw Research
Jan Dawson, analista di JackDaw Research, ha spiegato che è difficile prevedere i cicli di registrazione di nuovi utenti vista l’emissione in differenti trimestri di nuovi contenuti.
Inoltre, la crescita dei prezzi degli abbonamenti, seppur lenta, rende difficile stimare l’impatto sulle nuove sottoscrizioni ai servizi di Netflix. Data l’assenza di dati precedenti sul mercato di riferimento di Netflix, l’analista reputa normale il fatto che la stessa società non sia in grado di stimare correttamente la crescita delle utenze.
Tuttavia, fa notare l’esperto, sembra che predire numeri più bassi sia un bene per gli investitori visto che, come nel caso odierno, è facile che questi numeri possano essere battuti.
Attualmente, Netflix conta 81,5 milioni di iscritti in tutto il mondo e ha raggiunto 190 Paesi. Nella sessione di scambi di ieri, il titolo di Netflix ha chiuso in calo del -2,79% a quota $108,4 per poi crollare di quasi l’11% in afterhour.
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