Nuova truffa green pass, l’allarme della Polizia: “Non aprite quel link”

Alessandro Cipolla

17 Febbraio 2022 - 08:33

Un falso sms apparentemente inviato dal ministero della Salute informa che il vostro green pass è stato clonato: si tratta di una truffa, un nuovo caso di phishing come ha avvertito la Polizia.

Nuova truffa green pass, l’allarme della Polizia: “Non aprite quel link”

La sua certificazione verde Covid-19 risulta essere clonata”. Così inizia un sms che negli ultimi giorni è stato ricevuto da numerosi italiani, ma si tratta soltanto dell’ultima truffa che è stata architettata in materia di green pass.

Un nuovo tentativo di phishing come ha allertato la Polizia, invitando chiunque dovesse ricevere questo sms a non cliccare sul link in quanto “i dati personali che inserite verranno rubati”.

Nel sms-truffa infatti si legge che, per evitare che il proprio green pass venga bloccato con tutte le conseguenze del caso visto che il certificato digitale ormai in Italia serve quasi ovunque, si deve procedere alla verifica della propria identità attraverso un apposito link.

Naturalmente nulla di tutto questo è vero con il green pass che non è di certo in pericolo a differenza dei dati personali dei destinatari del messaggio, che potrebbero essere trafugati nel caso si dovesse seguire le indicazioni contenute nel sms.

Green pass: ancora una truffa

Da quando il green pass è diventato indispensabile in Italia per poter lavorare o accedere nella quasi totalità dei negozi e delle attività, si sono moltiplicati i tentativi di phishing ai danni di ignari cittadini.

La tecnica è ormai consolidata: gli sms fasulli vengono inviati da pseudo mittenti di grande spessore, tipo Poste oppure il ministero della Salute come in questo caso, sperando che qualche utente più sbadato possa veramente cliccare sul link indicato.

Come è stata scoperta la truffa subito la Polizia di Stato ha usato i propri mezzi social per diffondere questo allarme, visto che buona parte della popolazione è attualmente in possesso del green pass e di conseguenza potenzialmente nel mirino di questi “pirati” informatici.

Con il green pass che resterà in vigore almeno fino al 15 giugno, ma per lavorare potrebbe essere utilizzato anche fino a tutto il 2022, questo non sarà di certo l’ultimo tentativo di phishing che verrà architettato in Italia in merito al fondamentale certificato verde.

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