Cosa prevede il Dpcm 16 gennaio: testo e novità

Fiammetta Rubini

15/01/2021

Ecco il testo firmato del Dpcm valido dal 16 gennaio al 5 marzo. Riaprono i musei in zona gialla, divieto di asporto dai bar dopo le 18, scuole superiori al 50% in presenza. Impianti sci dal 15 febbraio. Tutte le misure.

Cosa prevede il Dpcm 16 gennaio: testo e novità

È arrivato il nuovo Dpcm che dal 16 gennaio stabilisce le ulteriori misure restrittive anti-Covid. Il provvedimento, ufficialmente approvato e firmato, affianca il Decreto-Legge 14 gennaio che ha prorogato lo stato d’emergenza al 30 aprile, il divieto degli spostamenti fuori Regione e introdotto la zona bianca.

Le misure del Dpcm resteranno in vigore fino 5 marzo, stando a quanto si legge sulla bozza del testo, ma il divieto di spostarsi tra Regioni (anche le gialle) vale fino al 15 febbraio.

Ecco cosa prevede il nuovo decreto e cosa cambia dal 16 gennaio per via di tutte le novità in arrivo.

Per tutti i dettagli, potete consultare il testo integrale ufficiale del nuovo Dpcm 14 gennaio 2021 disponibile qui di seguito.

Dpcm 14 gennaio testo ufficiale
Il testo del Dpcm con le misure anti-Covid in vigore dal 16 gennaio al 5 marzo 2021

Cosa prevede il Dpcm 14 gennaio

Il nuovo Dpcm conferma:

  • obbligo di mascherina all’aperto e nei luoghi pubblici al chiuso, con raccomandazione a usarla in casa in presenza di persone non conviventi;
  • distanziamento interpersonale di almeno 1 metro;
  • coprifuoco dalle 22 alle 5 con spostamenti vietati in questo arco temporale fatta eccezione per motivi di lavoro, necessità, salute;
  • fare visite a casa è consentito ma una sola volta al giorno e verso una sola abitazione privata tra le 5 e le 22 nei limiti di due persone oltre a quelle già ivi conviventi, oltre a minori di 14 anni e persone disabili o non autosufficienti;
  • restano sospese le attività dei parchi tematici e di divertimento;
  • è consentito svolgere l’attività sportiva o motoria all’aperto anche presso aree attrezzate, così come presso circoli sportivi pubblici e privati all’aperto, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e divieto di assembramento.
  • palestre, piscine, centri notatori, centri benessere, centri termali (fatta eccezione per le attività riabilitative o terapeutiche), centri sociali, culturali e ricreativi restano chiusi.
  • restano chiuse sale giochi, sale bingo, casinò, discoteche, teatri, sale da concerto, cinema. Non è consentito organizzare spettacoli aperti al pubblico neppure in spazi all’aperto.
  • i mezzi pubblici viaggiano con una capienza non superiore al 50%.
  • vietate le feste nei luoghi chiusi e all’aperto, compresi i festeggiamenti per matrimoni e altre cerimonie civili e religiose.

Spostamenti tra Regioni

Il Dpcm 14 gennaio ribadisce quanto stabilito col DL 14 gennaio 2021: dal 16 gennaio al 15 febbraio è vietato spostarsi in altre Regioni tranne che per esigenze lavorative, di necessità o salute. È sempre consentito rientrare alla propria residenza, domicilio o abitazione.

Vietato asporto bar dopo le 18

Per bar ed enoteche (codici Ateco 56.3 e 47.25) scatta il divieto di vendita da asporto di bevande e alcolici dopo le 18. La misura non interessa i ristoranti e il cibo.

Il Dpcm ribadisce che dopo le 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico. La misura si è ritenuta necessaria per porre fine ai numerosi casi di assembramento “causa aperitivo” nei dintorni dei locali e per le strade.

Riaprono i musei e i luoghi della cultura

Ma per ora solo nelle zone gialle, e solo dal lunedì al venerdì (quindi restano chiusi nel weekend e giorni festivi) “a condizione che tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali nonché dei flussi di visitatori, garantiscano modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone”.

Accolta la proposta del ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini. “È un servizio ai residenti, ha detto il ministro. “È un primo passo, un segnale di riapertura”.

Impianti sci al via dal 15 febbraio

Sono chiusi gli impianti sciistici, fruibili solo da parte di atleti professionisti e non professionisti riconosciuti di interesse nazionale dal CONI e dal CIP o dalle rispettive federazioni per permettere la preparazione finalizzata allo svolgimento di competizioni sportive nazionali e internazionali o lo svolgimento di tali competizioni, nonché per lo svolgimento delle prove di abilitazione all’esercizio della professione di maestro di sci.

A partire dal 15 febbraio 2021 gli impianti potranno riaprire agli sciatori amatoriali, “ma solo subordinatamente all’adozione di apposite linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e delle province autonome e validate dal Comitato tecnico scientifico, rivolte a evitare aggregazioni di persone e, in generale, assembramenti”.

Piscine, palestre, cinema e teatri

Nel nuovo Dpcm non ci sono speranze per la riapertura di altre attività: restano chiusi palestre, piscine, cinema e teatri almeno fino al 5 marzo.

A tal proposito il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia ha detto che il nuovo decreto Ristori ha la massima priorità e che la crisi “non ci impedirà di correre per garantire tempi rapidi”, ma serve prima un nuovo scostamento di bilancio. Nel corso del vertice con le Regioni Boccia ha sottolineato che si sta ragionando su ristori specifici, come quello per il settore dello sci, e che sono previsti cospicui aiuti per bar, ristoranti e tutte le attività penalizzate dalle chiusure.

Scuole superiori in presenza al 50%

Da lunedì 18 gennaio le scuole superiori di secondo grado tornano alla didattica in presenza dal 50 al 75%. Scuole dell’infanzia, elementari e medie proseguono con la didattica al 100% in aula.
Restano sospesi viaggi d’istruzione, iniziative di scambio o gemellaggio, visite guidate e uscite didattiche.

Le Università predispongono in base all’andamento dell’epidemia piani di organizzazione della didattica e delle attività curriculari da svolgersi in presenza o a distanza.

Concorsi pubblici e privati

Sospeso lo svolgimento delle prove preselettive e scritte dei concorsi pubblici e privati e di quelli per l’abilitazione all’esercizio delle professioni, fatta eccezione per quelli del SSN, medico chirurgo e protezione civile). Dal 15 febbraio sono consentite le prove selettive dei concorsi banditi dalle Pubbliche Amministrazioni se prevista la partecipazione di non più di 30 candidati per ogni sessione o sede di prova.

Ripartono le crociere

Il testo del Dpcm in vigore dal 16 gennaio riporta che “i servizi di crociera da parte delle navi passeggere di bandiera italiana possono essere svolti nel rispetto delle specifiche linee guida validate dal Comitato tecnico scientifico”.

Visite a casa di amici e parenti

In tutte le zone, anche nella rossa, dal 16 gennaio è consentito andare a casa di amici e parenti in massimo 2 persone (oltre a minori di 14 anni e persone disabili o non autosufficienti che vivono con loro). Lo spostamento verso una sola abitazione privata, si legge nella bozza, è consentito all’interno del proprio Comune, una volta al giorno, tra le 5 e le 22 e nei limiti di due persone non conviventi. Chi vive nei Comuni con meno di 5mila abitanti potrà spostarsi per una distanza non superiore ai 30 km dal confine, ma non verso i capoluoghi di provincia.

Per chi arriva dall’estero

La bozza del Dpcm indica che dal 16 gennaio continueranno a valere le regole già in vigore per chi arriva in Italia da Gran Bretagna e Irlanda del Nord: concesso l’ingresso a chi ha la residenza in Italia o per motivi di estrema necessità. All’arrivo è obbligatorio presentare esito negativo di doppio tampone e rispettare fino a 10 giorni di isolamento fiduciario.

Quasi tutta Italia in zona arancione

Confermato l’abbassamento delle soglie Rt per l’accesso delle regioni alla zona gialla, arancione e rossa: per l’arancione basterà un Rt pari a 1, la zona rossa scatta con RT 1,25 per rossa. Ma, come affermato dal ministro Speranza, “si va in arancione anche semplicemente con rischio alto sulla base dei 21 criteri”.

Criteri che saranno revisionati a partire da questo weekend. Su questo fronte ci ha pensato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti a fare maggiore chiarezza. Ai microfoni del Tg2, il governatore ha confermato ciò che si vocifera da giorni, ovvero che: “in videoconferenza con i governatori il ministro Speranza ha annunciato il combinato disposto del decreto legge approvato ieri sera e del nuovo Dpcm, che sta per mettere in arancione praticamente tutta l’Italia a partire da domenica con i nuovi parametri”.

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