Il nuovo stadio di Milano dovrebbe essere pronto in tre anni. È previsto anche un piano per costruire un distretto sportivo multifunzionale sostenibile.
Per i tifosi e gli appassionati del calcio c’è una nuova notizia: il nuovo stadio di Milano si farà. Venerdì c’è stato un incontro tra il sindaco di Milano Giuseppe Sala, l’amministratore delegato dell’Inter, Alessandro Antonello, e il Presidente del Milan, Paolo Scaroni.
Beppe Sala ha dichiarato di aver fissato dei paletti per la realizzazione del nuovo stadio, tra cui due sono già presenti nei dossier dei club: rispetto dei volumi indicati nel piano di fattibilità, riconversione del Meazza in distretto sportivo in un contesto verde e sostenibile. Il terzo punto voluto dal sindaco Sala è che le opere non deroghino da quanto previsto nel Piano di governo del territorio vigente: i club sembrano essere d’accordo.
Dichiarazione di pubblico interesse
Beppe Sala ha dichiarato che la giunta comunale di Milano procederà a breve a deliberare la manifestazione di pubblico interesse. Dopodiché i club interessati presenteranno il progetto definitivo.
L’unica cosa certa è che per le Olimpiadi invernali del 2026 la location sarà la stessa: la competizione si svolgerà al Meazza. Sala ha detto che è per via della gloriosa storia dello stadio, i più critici dicono che la scelta sarebbe stata questa perché non c’è la sicurezza che i lavori finiscano entro quella data.
La proposta congiunta
La proposta di fattibilità è stata presentata in maniera congiunta dai due club che sono rivali storici. Insieme al disegno del nuovo stadio è anche presente un progetto che prevede un nuovo distretto verde multifunzionale interamente dedicato allo sport.
Lo studio di fattibilità e il piano economico finanziario sono stati depositati il 6 novembre 2020 a seguito della delibera di Giunta Comunale n. 1905 che ha recepito l’Ordine del Giorno votato dal Consiglio comunale il 28 ottobre.
AC Milan e FC Internazionale Milano hanno confermato la loro volontà di voler avviare un progetto di eccellenza che, oltre a rendere più sostenibile il distretto sportivo, permetterà di generare circo 3.500 posti di lavoro.
Lo stadio praticamente sarà attuato dalla cooperazione delle due società, conterà circa 60.000 posti di cui 12.500 Premium, la spesa complessiva sarà di 650 milioni di euro. Tutto dovrà essere realizzato entro tre anni.
Le reazioni della politica
Nel centrosinistra milanese, l’esponente del Partito Democratico Alessandro Giungi, ha festeggiato alla notizia che non aumenteranno le volumetrie rispetto a quanto previsto nel Piano del governo territoriale; ma comunque bisognerà sciogliere i nodi sulle questioni ambientali cari ai progressisti.
Monguzzi, il capogruppo di Europa Verde, e presidente della Commissione ambiente di Palazzo Marino, parla di vittoria a metà, criticando la costruzione di un nuovo stadio invece della ristrutturazione di quello già esistente.
Fedrighini, Lista Sala, commenta l’aumento delle volumetrie. Secondo il consigliere, queste sarebbero state incrementate per rendere sostenibili l’operazione da un punto di vista finanziario.
Il più duro pare essere Marco Bestetti, consigliere di Forza Italia, che è da sempre contrario ad abbattere il Meazza, dato che considera lo stadio un pezzo della storia della città. Nello specifico, il consigliere in quota Forza Italia, ha detto che la legittima richiesta delle società poteva essere soddisfatta ristrutturando lo stadio esistente. Bestetti ha supportato la motivazione dicendo che ci sono numerosi progetti di riqualificazione, uno presentato dalla stessa Inter.
Tra polemiche e dichiarazioni congiunte, comunque sembra che si sia arrivati quasi alla conclusione dell’accordo. Se tutto dovesse andare secondo i piani, lo stadio sarebbe pronto entro tre anni e insieme ad esso verrà costruito un distretto multifunzionale sportivo sostenibile, anche per via della sempre più crescente attenzione sulle tematiche ambientali e climatiche.
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