OCSE, tasse sul lavoro sempre più alte. Famiglie monoreddito tartassate

Anna Maria D’Andrea

11 Aprile 2019 - 15:31

Tasse sempre più alte sugli stipendi dei lavoratori dipendenti italiani. Vero e proprio macigno per le famiglie monoreddito. È il risultato del rapporto OCSE Taxing Wages del 2019.

OCSE, tasse sul lavoro sempre più alte. Famiglie monoreddito tartassate

Tasse sempre più alte sugli stipendi dei lavoratori dipendenti italiani, con un vero e proprio salasso che ogni mese colpisce soprattutto le famiglie monoreddito.

I dati pubblicati dall’OCSE con il rapporto Taxing Wages del 2019 confermano che il livello di pressione fiscale in Italia non cala. Al contrario, l’Italia si colloca al secondo posto tra i Paesi avanzati per livello di imposizione fiscale sulle famiglie monoreddito con almeno due figli a carico.

A precederci è soltanto la Francia ed i dati pubblicati dall’OCSE confermano uno dei motivi alla base del calo della natalità in Italia: il fisco è tutt’altro che amico delle famiglie, soprattutto se a lavorare è soltanto uno dei componenti del nucleo familiare.

A rassicurare non è neppure il dato generale relativo al cuneo fiscale, che passa dal 47,7% al 47,9%, ben 12 punti sopra la media OCSE. Costo del lavoro sempre più alto, con conseguenze non solo sugli stipendi dei dipendenti ma anche sulla possibilità per le imprese di assumere.

Tasse sugli stipendi sempre più alte, 39,1% per le famiglie monoreddito. Allarme OCSE

Il dato pubblicato dall’OCSE nel rapporto Taxing Wages 2019 relativo al livello di pressione fiscale relativo al 2018 registrato nei Paesi avanzati conferma l’Italia in una delle prime posizioni.

Aumenta il cuneo fiscale e di conseguenza il costo del lavoro che sale dello 0,2% passando dal 47,7% al 47,9%. La differenza rispetto agli altri Paesi dell’area OCSE è di 12 punti percentuali.

Quello che l’OCSE sottolinea nel rapporto è che il peso del Fisco grava soprattutto sulla classe media e che il l’elevata pressione fiscale si lega al problema di salari bassi, che faticano a crescere anche a causa di una scarsa produttività.

Per quel che riguarda il cuneo fiscale, sono due i dati da considerare. Siamo terzi tra i Paesi dell’OCSE, preceduti soltanto da Belgio (52,7%) e Germania (49,5%) che tuttavia compensano l’elevato costo del lavoro con stipendi più elevati rispetto all’Italia del 30%.

L’elevata pressione fiscale si riflette anche sulle famiglie e per quelle che contano su un solo reddito, il cuneo fiscale è pari al 39,1%. Prima di noi soltanto la Francia, dove il livello di pressione fiscale sulle famiglie monoreddito è del 39,4%. La media degli altri Paesi dell’area OCSE è del 26,6%.

Stipendi, Italia 19° tra i Paesi OCSE

L’eccessiva pressione fiscale combinata con lo scarso aumento della produttività ha come conseguenza quello di stipendi che faticano a crescere. Siamo al 19° posto tra i Paesi dell’OCSE ed il salario lordo in busta paga è pari a 45.300 lordi per lavoratore, con una media OCSE pari invece a 46.100 dollari.

A ridurre gli stipendi degli italiani sono anche il 31,4% dei contributi sociali, rispetto ad una media del 25,5% degli altri Paesi.

Al primo posto resta la Svizzera, dove il salario annuo lordo di un lavoratore è pari a 77.370 dollari, seguita da Lussemburgo e Germania.

A rendere meno pesante il livello del cuneo fiscale per le famiglie sono le tanto chiacchierate agevolazioni fiscali: assegni familiari ed altri incentivi riducono di quasi 9 punti il costo del lavoro. Benefici economici che tuttavia potrebbero presto essere sacrificati per fare spazio alla flat tax.

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