Il cuneo fiscale è la differenza tra il costo di un dipendente per l’azienda e quanto riceve al netto lo stesso lavoratore, calcolata in percentuale sullo stipendio lordo.
In termini nominali, il cuneo fiscale si determina ponendo al numeratore la differenza tra stipendio lordo nominale e oneri sociali pagati dal datore di lavoro e, dall’altro, lo stesso stipendio, da cui sono però tolte le imposte dirette e gli oneri sociali versati dal dipendente, e mettendo al denominatore ancora lo stipendio nominale lordo.
Essendo gli oneri sociali e le imposte dirette pari ad un’aliquota moltiplicata per lo stipendio nominale lordo, che ne è la base imponibile, il cuneo fiscale (in inglese tax wedge) in termini nominali è uguale quindi alla «somma dell’aliquota delle imposte dirette sui redditi da lavoro e dell’aliquota dei contributi sociali sborsati sia dal datore di lavoro, sia dal lavoratore».
In termini reali, il cuneo fiscale si determina ponendo, nella frazione di cui sopra, al numeratore la differenza fra costo del lavoro deflazionato per i prezzi alla produzione e stipendio netto deflazionato per i prezzi al consumo, e mettendo al denominatore lo stipendio reale lordo. Di conseguenza, il cuneo fiscale in termini reali è eguale grosso modo alla «somma delle aliquote sulle imposte indirette, su quelle dirette e sugli oneri sociali a carico del reddito da lavoro dipendente».