Per attuare gran parte delle misure contenute nella Legge di Bilancio 2025 servono 103 decreti attuativi. Quali misure sono in attesa di un provvedimento?
Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale la Manovra 2025 è legge, ma questo non significa che dal 1° gennaio di quest’anno tutte le misure in essa previste sono entrate in vigore.
A essere già operativa è solo una parte dei provvedimenti previsti nella Legge di Bilancio 2025, come ad esempio la proroga del taglio al cuneo fiscale, la proroga dell’Irpef a tre aliquote, la maxi deduzione per le assunzioni e l’anticipo pensionistico a 64 anni utilizzando la previdenza complementare per il raggiungimento del requisito dell’importo dell’assegno, solo per citare qualche esempio.
Per la maggior parte delle misure previste, però è necessario aspettare i relativi decreti attuativi che vadano a definire modalità di fruizione e presentazione delle istanze. Per sbloccare 1,8 miliardi destinati a misure specifiche, quindi, servono gli appositi provvedimenti.
Provvedimenti per sbloccare le misure
Sono 103 i provvedimenti necessari per attuare le misure previste nella Manovra 2025. Non solo perché un beneficio è compreso all’interno del testo della Legge di Bilancio, infatti, basta affinché la misura entri in vigore da inizio anno. È un esempio di quanto detto l’Isee senza titoli di Stato previsto dalla Legge di Bilancio 2024 che, per tutto lo scorso anno senza l’apposito intervento di modifica del regolamento del’Isee non è stato attuato.
Il Governo, quindi, nei prossimi mesi dovrà mettere nero su bianco le regole da inserire nei decreti attuativi per fare in modo che tutto quello che è stato previsto nella Manovra sia fruibile dai cittadini.
L’Ires premiale al 20%, ad esempio, destinata alle imprese che investono in beni strumentali necessita di un decreto attuativo per avviare l’incremento di 500 milioni di euro da destinare al Fondo per l’acquisto di beni di prima necessità per le famiglie e per le imprese.
Le misure in attesa di attuazione sono ancora molte e per tutte si attende il provvedimento attuativo.
Quali misure sono in attesa di attuazione?
La Legge di Bilancio 2025 ha previsto l’estensione del taglio al cuneo fiscale per chi ha redditi fino a 40.000 euro, ma prima che il beneficio entri in vigore per chi lo scorso anno non ne beneficiava è necessario attendere un decreto attuativo che ne definisce le modalità di erogazione per i nuovi beneficiari.
Allo stesso modo anche il bonus nuovi nati, che prevede un contributo una tantum di 1.000 euro per ogni figlio nato o adottato nel 2025 non è ancora richiedibile visto che serve un decreto attuativo che definisca i criteri di accesso e di presentazione delle istanze (in questo caso sarà necessario attendere anche la relativa circolare Inps che illustrerà le istruzioni per richiedere il bonus natalità).
Bonus mamme in busta paga, c’è da attendere
A non essere ancora in vigore è anche il bonus mamme in busta paga per le lavoratrici con almeno due figli. Mentre le mamme lavoratrici dipendenti con contratto a tempo indeterminato che hanno almeno 3 figli e che fruiscono del beneficio già dallo scorso anno (in questo caso, infatti, non era necessaria la proroga visto che quanto contenuto nella Legge di Bilancio 2024 resta in vigore fino al 31 dicembre 2026) il bonus è riconosciuto senza soluzione di continuità da gennaio 2025, per tutte le nuove beneficiarie è necessario attendere il decreto attuativo.
Il bonus, che quest’anno è esteso a tutte le mamme con almeno 2 figli, anche alle lavoratrici autonome e alle lavoratrici dipendenti con contratto a tempo determinato, deve essere sbloccato e devono essere definiti i criteri di accesso e di presentazione dell’istanza per le nuove beneficiarie 2025.
© RIPRODUZIONE RISERVATA