L’OMS ha di nuovo messo in guardia sulle riaperture degli Stati senza adeguate basi scientifiche. L’allarme sanitario è alto e il rischio di ricadute gravi reali. Il messaggio dell’organizzazione è sembrato tutto indirizzato agli USA. E a Trump.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità insiste sulla massima prudenza riguardo i progressi fatti riguardo il coronavirus.
Il focus - e la maggiore preoccupazione - sono soprattutto sui programmi di riapertura delle attività economiche e sui piani di allentamento delle misure restrittive dei vari Paesi del mondo.
L’OMS ha lanciato un nuovo messaggio di allarme: riavviare l’economia in modo avventato potrebbe generare vere e proprie catastrofi.
Un messaggio, nemmeno troppo velato, agli Stati Uniti? Stando alle ultime vicende USA sembrerebbe di sì. Trump insiste sull’accelerazione nell’alleggerimento del lockdown, nonostante la visione contraria di Anthony Fauci. E dell’OMS.
Entrambi, però, poco amati dall’attuale Casa Bianca. L’organizzazione, inoltre, è ormai tra i nemici del tycoon.
OMS contro USA su allarme riapertura economia?
Non sono stati menzionati espressamente gli Stati Uniti, ma le parole emerse dall’ultima conferenza stampa dell’OMS parevano calzanti con quanto sta accadendo negli USA.
Questo il messaggio dell’organizzazione:
“Facilitare le restrizioni al coronavirus e riaprire l’economia troppo rapidamente potrebbe portare a un circolo vizioso di catastrofi economiche e sanitarie”.
Mike Ryan, direttore esecutivo del programma per le emergenze dell’OMS, è stato molto chiaro sui rischi che ancora si corrono a causa del coronavirus presente nei vari Paesi del mondo.
“Se si riapre in presenza di un alto grado di trasmissione del virus, tale trasmissione potrebbe accelerare”.
L’allerta è stata esplicita e supportata dalla tesi secondo la quale non è saggio scegliere tra salute ed economia. Riaprire in fretta per salvare le finanze di uno Stato e della popolazione potrebbe poi causare una chiusura se i contagi aumentano. E questo, a detta dell’OMS, non farebbe altro che ritardare la fine dell’emergenza sanitaria e l’inizio della ripresa economica.
Un discorso simile a quello espresso da Anthony Fauci un giorno prima. L’esperto al servizio della Casa Bianca non ha usato mezzi termini per avvertire che aprendo totalmente, molti Stati stanno agendo in modo rischioso.
Il pericolo di trovarsi senza controllo negli USA è reale. Questo il messaggio indirizzato soprattutto a Trump, sempre più convinto di dover riavviare l’economia.
Stati USA verso riaperture: quali rischi?
OMS ed esperti a parte, gli USA sembrano convinti che ripartire e riavviare l’economia sia l’unica strada percorribile. Anche se i contagi aumentano e non ci sono dati scientifici davvero confortanti a giustificare l’allentamento delle misure restrittive.
Alcuni stati stanno iniziando a riaprire le attività anche se i modelli suggeriscono che questo porterà a un costante aumento del numero di casi e decessi da COVOID-19 nelle prossime due settimane.
Alabama, South Dakota e Texas hanno già iniziato a vedere un incremento dei positivi da quando hanno alleggerito le restrizioni e riaperto le attività non essenziali, secono quanto rilevato da Martedì Scott Gottlieb, ex commissario della Food and Drug Administration, negli Stati Uniti.
Anche Anthony Fauci ha messo in guardia su questa politica della riapertura: la popolazione più vulnerabile è in forte rischio, non ci sono piani adeguati per cura e prevenzione e potrebbero verificarsi tanti nuovi focolai.
L’impressione, comunque, è che Trump e i governatori più intransigenti (sono soprattutto repubblicani) non abbiano alcuna intenzione di arretrare sul rilancio economico. Tanto più considerando che Fauci e OMS godono di scarsa stima.
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