Cosa sono le OMT della BCE e qual è il significato del termine? Una guida al funzionamento delle Outright Monetary Transactions
Capire cosa sono le OMT della BCE e qual è il significato di un termine che nelle ultime settimane è tornato sulla bocca di tutti è qualcosa di estremamente importante.
Le Outright Monetary Transactions sono state nominate per la prima volta da Mario Draghi il 2 agosto del 2012, mentre i dettagli e le caratteristiche di questo nuovo strumento, pensato per evitare il collasso dell’euro, sono stati rivelati soltanto il 6 settembre dello stesso anno.
In pratica, il Vecchio Continente ha iniziato a chiedersi cosa sono le OMT della BCE e qual è il significato del termine pochi giorni dopo il famoso “Whatever it takes” con il quale l’allora presidente dell’istituto centrale si è mostrato pronto a salvare la moneta unica in ogni modo. Dal 2012 ad oggi, però, le Outright Monetray Transactions non sono mai state utilizzate, ma il tema è tornato al centro delle discussioni internazionali con l’arrivo del coronavirus.
Prezzo oro, previsioni 2020: sommario
Cosa sono le OMT della BCE: significato
La sigla OMT non è altro che un acronimo per Outright Monetary Transactions, ossia “operazioni definitive monetarie”.
Ad oggi la traduzione italiana dei termini non è particolarmente utilizzata e ci si riferisce a questi strumenti semplicemente come le OMT della BCE, visto che è stata la stessa Banca Centrale Europea a partorirle nell’ormai lontano 2012.
Più in generale, a chi si chiede cosa sono le OMT e come funzionano potremmo rispondere definendole semplicemente come strumenti pensati dall’istituto centrale per far fronte alla crisi dell’euro tramite l’acquisto di titoli. Ma di che genere? In che modo?
Per capire al meglio il vero significato delle Outright Monetary Transactions occorre un’analisi più approfondita.
Come funziona il programma?
Le OMT della BCE possono essere attivate nei confronti di Paesi della zona euro che si trovino in una situazione di grave difficoltà conclamata.
Con queste operazioni l’istituto centrale acquista direttamente dei titoli di Stato a breve termine (con scadenza compresa tra 1 e 3 anni) emessi proprio dagli Stati bisognosi di aiuto.
La durata di questi acquisti viene decisa dal Consiglio Direttivo della BCE, ma su di essi non grava alcun limite quantitativo: in altre parole gli acquisti di Francoforte potrebbero essere potenzialmente illimitati.
“Nell’atto legale riguardante le Outright Monetary Transactions, l’Eurosistema intende chiarire di essersi impegnato a ricevere lo stesso trattamento di un qualsiasi creditore privato rispetto alle obbligazioni emesse da Paesi dell’area dell’euro e acquistate dall’Eurosistema tramite Transazioni monetarie definitive, in conformità con i termini di tali obbligazioni”,
si legge nel comunicato del settembre 2012.
In quest’ultimo, l’istituto ha altresì specificato che la liquidità immessa sul mercato in virtù dell’acquisto di obbligazioni di breve deve essere sterilizzata in modo da non creare nuova base monetaria.
E ancora in quella stessa occasione la banca centrale si è impegnata a pubblicare mensilmente i dati periodici sulle Transazioni effettuate. Un impegno caduto nel vuoto visto che le OMT della BCE non sono mai state utilizzate. Cosa sono, come funzionano e qual è il loro significato comincia ora ad essere più chiaro.
Le condizioni delle OMT
Anche su questo, il comunicato pubblicato nel 2012 dalla Banca Centrale Europea non ha utilizzato mezzi termini e ha legato le Transazioni al altri programmi europei, tra cui il MES, Meccanismo Europeo di Stabilità.
“Una stretta ed efficace condizionalità legata ad un appropriato programma di European Financial Stability Facility o European Stability Mechanism (MES)”.
In pratica, la condizione per accdedere alle citate Transazioni è l’inserimento del Paese richiedente in un programma del fondo salva-Stati. Risulta inoltre necessario il rispetto delle stringenti condizionalità alternative del programma ECCL.
L’obiettivo di questo legame con il MES? Garantire la sostenibilità del debito del Paese e il contenimento dei costi di finanziamento.
La differenza tra OMT e QE
Il Quantitative Easing è un programma di acquisto che riguarda tutti i Paesi dell’Eurozona, a prescindere dalla loro singola condizione di necessità.
La principale differenza con le OMT è invece che queste ultime sono destinate solo ed esclusivamente alle economie che si trovano in una condizione di crisi e di palese necessità e che manifestano, tramite richiesta, l’intenzione di partecipare al programma.
Ecco, dunque, cosa sono le OMT della BCE, come funzionano e qual è il loro significato. La domanda però rimane: l’istituto centrale le adotterà mai?
© RIPRODUZIONE RISERVATA