Il CIO in piena emergenza coronavirus si è preso un mese di tempo perdecidere sulle Olimpiadi: di certo Tokyo 2020 non sarà cancellata, ma appare scontato uno slittamento a ottobre o novembre.
Il CIO ammorbidisce la sua linea e, viste le grandi proteste da parte di atleti e Federazioni con il Canada che ha annunciato niente di meno che il boicottaggio, le prossime Olimpiadi saranno rimandate ma non cancellate.
Se in un primo momento il numero uno del Comitato Olimpico Internazionale Thomas Bach sembrava essere intenzionato a confermare le date di Tokyo 2020, da programma inizio 24 luglio e termine 9 agosto, adesso il CIO si è preso un mese di tempo per prendere una decisione.
L’emergenza coronavirus, nella speranza sempre che la situazione a breve possa iniziare a normalizzarsi, al momento oltre a non garantire la salute degli atleti in caso di Olimpiadi a fine luglio impedirebbe anche lo svolgimento di allenamenti e gare di qualificazione visti i divieti in vigore in diversi paesi.
Un rinvio a questo punto appare essere la soluzione più scontata, anche il premier giapponese ha ammesso la possibilità di uno slittamento, ma di certo Tokyo 2020 non sarà cancellata visti gli ingenti danni economici, oltre a quelli di immagine, che una decisione del genere comporterebbe.
Le Olimpiadi di Tokyo 2020 verso il rinvio
Alla fine anche Thomas Bach sembrerebbe aver ceduto, assumendo un atteggiamento molto più prudente rispetto all’iniziale lettera agli atleti dove in sostanza si confermava le Olimpiadi a partire dal 24 luglio esortando ad allenarsi visti i quattro mesi di tempo.
Di fronte alle proteste arrivate da ogni parte del mondo, il CIO visto che l’emergenza coronavirus è diventata ormai mondiale ha scelto adesso di prendere una decisione definitiva tra un mese.
A questo punto appare scontato un rinvio di qualche mese per Tokyo 2020, con le Olimpiadi che difficilmente slitteranno al 2021 come gli Europei di calcio visto che si andrebbe a intasare un calendario molto fitto il prossimo anno.
Diverse sono le ipotesi al vaglio. La prima è quella di uno slittamento di un solo mese andando a occupare lo slot dei Giochi Paralimpici e quindi dal 25 agosto al 6 settembre. Vista l’attuale situazione coronavirus, potrebbe però cambiare poco uno spostamento di sole quattro settimane.
Più probabile di conseguenza che alla fine si possa decidere per un rinvio a ottobre oppure novembre. L’unica certezza al momento è però solo quella che le Olimpiadi non verranno cancellate.
Non disputare i Giochi sarebbe infatti un grave danno economico non solo per il Giappone e per il CIO, ma anche per tutte quelle Federazioni degli sport considerati minori che vivono proprio degli incassi derivanti dalle Olimpiadi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA