I Giochi Olimpici di Tokyo posticipati al 2021 potrebbero subire una semplificazione per l’emergenza da COVID-19 e per ridurre i costi diventati troppi elevati a causa del ritardo.
Lo scoppio della pandemia di COVID-19 ha costretto lo stravolgimento del calendario di tutte le manifestazioni ed eventi sportivi. I Giochi della XXXII Olimpiade con sede a Tokyo, in Giappone, che avrebbero dovuto tenersi dal 24 luglio 2020, sono stati posticipati al 23 luglio 2021 e vanno incontro a una semplificazione forzata.
Olimpiadi di Tokyo, ultime notizie: ridimensionamento in vista
Gli organizzatori dei Giochi Olimpici di Tokyo hanno atteso fino al 24 marzo 2020 prima di prendere la decisione di rinviarli al 2021, nonostante l’OMS avesse dichiarato il coronavirus pandemia già l’11 marzo.
Le Olimpiadi di Tokyo 2021 avranno inizio il 23 luglio e termineranno l’8 agosto, tutto lascia pensare che non saranno Giochi normali, bensì ridimensionati e semplificati. Anche se a distanza di oltre un anno dall’evento giapponese e senza sapere se ci sarà una seconda ondata di contagi da COVID-19, non si può evitare di prendere in considerazione l’ipotesi che alcuni atleti di una qualsiasi parte del mondo possano affrontare quarantene, che gli spettatori siano in numero nettamente inferiore al previsto, mentre sembra essere una certezza che il ritardo costerà ai contribuenti miliardi di dollari.
Il presidente del CIO Thomas Bech ha rilasciato alcune interviste fuori dal Giappone, che lasciano pensare come i suddetti scenari possano realizzarsi. Il membro del Comitato Internazionale Olimpico John Cates ha parlato alcune settimane fa in tal senso, in Australia.
Il CEO di Tokyo Toshiro Muto non esclude la possibilità di una Olimpiade con costi ridotti anche a livello di servizio. Il governatore di Tokyo gli ha fatto eco senza entrare nei dettagli del probabile ridimensionamento, ma facendo presente che sarà consultato anche il popolo giapponese. Tuttavia, il portavoce dei Giochi Olimpici di Tokyo Masa Takaya non ha confermato tutte le voci trapelate.
Il problema dei biglietti
L’eventuale riduzione di posti per seguire le Olimpiadi di Tokyo, creerebbe un problema che riguarda i biglietti già venduti. Takaya ha cercato di tranquillizzare i possessori ma senza chiarire cosa potrebbe essere fatto. Gli incassi previsti dagli organizzatori ammontano a circa 800 milioni di dollari, ed esiste una clausola che permette loro di non essere obbligati al rimborso dei biglietti per causa di forza maggiore.
Il portavoce delle Olimpiadi di Tokyo ha asserito in conferenza stampa che ci sono da mettere in atto tutte le misure preventive necessarie rispetto al COVID-19, nella preparazione e durante i Giochi. Tuttavia, per studiare il piano di azione nel dettaglio sarà necessario attendere l’autunno.
Il costo dei prossimi Giochi Olimpici è aumentato a dismisura con il posticipo forzato della manifestazione, si parla di almeno 7 miliardi di soldi pubblici. Questo vuol dire che in combinazione con la situazione economica recessiva del Giappone provocata dalla pandemia di coronavirus, si dovrà intervenire per snellire l’evento e ridurre i costi ma continuando a garantire la sicurezza sulla salute, in primo luogo degli atleti.
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