Omicron per la sua rapidità di diffusione sarebbe il virus più contagioso della storia: per il coordinatore del Cts Franco Locatelli in Italia sono mature le condizioni per un obbligo vaccinale.
“ Omicron è il virus più contagioso della storia ”. Queste sono le conclusioni a cui è arrivato Roby Bhattacharyya, infettivologo del General Hospital in Massachusetts citato nei giorni scorsi dal quotidiano spagnolo El Pais.
Del resto anche i numeri in Italia parlano chiaro: la variante Omicron nell’ultima settimana ha fatto aumentare i contagi Covid del 163%. Al momento questa nuova mutazione del virus originale viene descritta come meno virulenta, ma l’attenzione deve restare sempre massima visto che a impennarsi nel nostro Paese sono stati anche i ricoveri: +70%.
A colpire Bhattacharyya è stata la “diffusione incredibilmente rapida”, tanto che in poche settimane la variante Omicron è già diventata dominante in gran parte del mondo e a breve potrebbe sostituirsi totalmente alla Delta.
“Una persona affetta da morbillo, non vaccinata, contagia in media altre 15 persone; una colpita da Omicron ne infetta 6, secondo gli ultimi studi. Ma la differenza sta nei tempi del contagio: il morbillo ha bisogno di 12 giorni in media, ma ad Omicron ne bastano 4 o 5 - ha spiegato l’infettivologo Roby Bhattacharyya - Un caso di morbillo ne produce altri 15 in 12 giorni, un caso di Omicron ne produce 6 in quattro giorni; in otto giorni ne ha prodotti 36, 216 in 12 giorni”.
Obbligo vaccinale a causa di Omicron?
In questo scenario dove in buona parte dell’Europa i contagi Covid stanno battendo ogni triste record da quando è iniziata questa pandemia, la variante Omicron potrebbe spingere il Governo ad accelerare sull’ipotesi di rendere il vaccino obbligatorio, almeno peri lavoratori.
“L’obbligo vaccinale è una scelta che spetta alla politica perché non ha valenze solo sanitarie, ma anche etiche e sociali. Sono sempre stato un fautore del vaccino facoltativo - Ha spiegato a La Repubblica Franco Locatelli, coordinatore del Cts - Ora però da tecnico della sanità dico che le condizioni sono mature per l’obbligo per rispondere alle esigenze di salute dei pazienti con Covid o con malattie diverse”.
Per Locatelli “bisogna adottare tutte le misure per la prevenzione dei contagi anche per mantenere gli ospedali funzionali, non c’è solo il Covid, le altre malattie continuano ad aver bisogno di risposte adeguate”.
Il giorno segnato con il circoletto rosso sul calendario è così quello di mercoledì 5 gennaio, giorno in cui il Governo potrebbe varare il vaccino obbligatorio per tutti i lavoratori allargando il perimetro del super green pass anche alle categorie al momento esentate.
Nella maggioranza non manca chi vorrebbe rendere il vaccino obbligatorio tout court, ma le resistenze da parte di Lega e Movimento 5 Stelle potrebbero portare alla mediazione di circoscrivere la misura solo ai lavoratori.
Del resto le cronache di Palazzo parlano di un Mario Draghi che avrebbe voluto introdurre l’obbligo già nel decreto scorso: se mercoledì l’Italia dovesse arrivare a 200.000 casi al giorno a causa della variante Omicron, ecco che il super green pass (vale solo il vaccino o la guarigione e non il tampone) potrebbe diventare necessario per accedere in tutti i luoghi di lavoro.
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