Oro in rialzo: vola il bene rifugio sulla debolezza dell’occupazione USA

Lorenzo Monti

2 Ottobre 2015 - 15:45

Forte pressione dei compratori sull’oro dopo le scure sull’economia statunitense causata dal dato negativo sui libri paga non agricoli.

Oro in rialzo: vola il bene rifugio sulla debolezza dell’occupazione USA

Il dato inferiore alle aspettative divulgato nel pomeriggio da parte del Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti sui Non farm payrolls (NFP) ha avuto un forte impatto sul prezzo dell’oro, che presenta una forte decorrelazione con il valore del biglietto verde.

La quotazione dell’oro è salita in meno di un ora di oltre il 2% a quota 1134 $/oncia. Questa mattina la commodity aveva toccato il minimo intraday a 1104,49, tornando a toccare livelli di prezzo che non si vedevano dallo scorso 16 settembre.

L’economia mondiale arranca, l’oro vede aumentare la richiesta

Il dato pubblicato nel pomeriggio sulla variazione dei libri paga non agricoli USA, assieme alla disoccupazione che rimane stabile al 5,1%, aumenta le perplessità sulla crescita dell’economia mondiale.
Dopo aver archiviato un terzo trimestre 2015 caratterizzato dai forti ribassi azionari e delle materie prime, si prospetta una chiusura di anno ancora in rosso per le principali piazze finanziarie mondiali.

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I dati economici continuano ad essere negativi, con la Cina che ha visto notevolmente diminuire le prospettive di crescita del PIl per quest’anno. Naturale conseguenza è stata la diminuzione della richiesta di materie prime da parte del paese asiatico (principale consumatore di commodities al mondo), che ha comportato un crollo generalizzato di quest’ultime e delle società ad esse collegate (Glencore, società di estrazione mineraria perde il 70% circa da inizio anno).

Gli utili delle società USA continuano a ristagnare, mentre le borse europee soffrono il malessere di Stati Uniti, Cina ed Emergenti oltre allo scandalo Volkswagen che ha messo in ginocchio il colosso automobilistico tedesco.

In una situazione di incertezza di questo tipo sembra naturale che gli investitori spostino la liquidità sul bene rifugio per eccellenza, l’oro, almeno fin quando la presidente FED Janet Yellen non deicda di aumentare i tassi d’interesse di riferimento statunitensi: questo comperterà presumibilmente un apprezzamento del biglietto verde ed una probabile riduzione dei prezzi del metallo giallo, storicamente decorrelati.

Oro: analisi tecnica 02/10/2015

L’oro al momento in cui si scrive viene scambiato a 1134 $/oncia. Nel caso la pressione rialzista si intensifichi, la resistenza principale è posta a 1143$, Un deciso spunto rialzista verrà confermato dalla rottura della resistenza posta a 1173$.
In caso di ritracciamento dei prezzi, supporto principale individuato a 1113$.

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