Il PIL dell’Italia rischia di perdere 43,88 miliardi di dollari nei prossimi 10 anni. Il calcolo dei danni è stato effettuato in una innovativa ricerca di Lloyd’s che studia i rischi legati alle attività umane nelle diverse città italiane.
Uno studio Lloyd’s ha elaborato i dati inerenti le possibili perdite sul PIL italiano legate alle attività umane in diverse città del nostro Paese. I rischi legati a queste perdite economiche sono definiti «rischi speciali», che tramite i calcoli di Lloyd’s hanno dato luogo ad un indice denominato City Risk Index: ecco cosa segnala e perché incide soprattutto sulla città di Milano.
Lloyd’s: rischio di perdite sul PIL italiano di 43,88 mld in 10 anni
Sono 4 le grandi città italiane ad alto rischio economico secondo una ricerca effettuata da Lloyd’s, il celebre gruppo assicurativo di Londra.
Il rischio in questione deriva sia da cause naturali sia dalla cattiva gestione delle attività umane.
Lloyd’s dichiara di aver calcolato per Roma, Milano, Napoli e Torino un danno economico di 43,88 mld di dollari di PIL.
L’analisi non si ferma in Italia e coinvolge un vasto campione di metropoli mondiali. Si tratta di uno studio mai effettuato prima basato su una categorizzazione dei possibili rischi svolta dai ricercatori dell’Università di Cambridge.
Lo studio di Lloyd’s, partendo da tali risch,i ne ha evidenziato l’impatto economico. I risultati dicono che nel prossimo decennio saranno 4,6 trilioni di dollari di PIL a poter andare in fumo nelle città del mondo considerate.
I rischi speciali a Roma, Milano, Torino e Napoli
I «rischi speciali» avrebbero una ricaduta economica ben più grave di quella delle catastrofi naturali come terremoti, inondazioni e siccità.
I rischi speciali sono legati a una serie di attività antropiche e vanno dal crollo dei mercati, che da solo costituisce un quarto del totale del rischio, fino alla crisi del prezzo del petrolio e al terrorismo, senza dimenticare gli attacchi informatici.
In Italia Roma, Milano, Napoli e Torino sono le prede più esposte a tali fattori di rischio: calcolando che il loro PIL annuale complessivo nei prossimi 10 anni dovrebbe essere pari a circa 550 miliardi di dollari e che il City Risk potrebbe incedere sulla crescita economica per il 9%, ecco che la cifra di quasi 44 miliardi di dollari potrebbe costituire la futura dispersione del PIL nelle quattro grandi città italiane considerate.
La voce più importante della perdita sarebbe il crollo dei mercati con 12 miliardi.
Al secondo posto si troverebbe la crisi del prezzo del petrolio con quasi 10 miliardi, poi seguono gli attacchi informatici con 6,5 miliardi.
Un altro rischio che coinvolge l’uomo è la pandemia, potenziale causa di perdite per 3,9 miliardi.
Le minacce provenienti dalla natura si «limiterebbero» comunque ad un totale di circa 13 milardi quindi a conti fatti le attività umane sono le più rischiose giungendo ad un rischio complessivo di oltre 30 miliardi di dollari di PIL italiano.
City Risk Index: cosa segnala? La situazione a Milano
Il City Risk Index è l’indice usato in questa ricerca per descrivere proprio la situazione di rischio economico dovuto ai rischi sopra enunciati.
Visto che Milano è il principale centro finanziario in Italia, si attesta in quarta posizione nella classifica mondiale delle città più esposte al rischio economico legato alle attività umane. La situazione di Milano riflette con buon grado di approssimazione quella di molte altre metropoli appartenenti alle economie più sviluppate.
Ecco cosa dice Vittorio Scala, Country Manager di Lloyd’s in Italia:
“Il City Risk Index dei Lloyd’s mostra come i rischi legati alle attività dell’uomo stiano assumendo sempre maggiore importanza nelle economie mondiali.”
Emerge da questo quadro l’importanza non solo di fronteggiare i rischi naturali, che per quanto dannosi sono per lo più imprevedibili, ma anche la necessità di prendere le contromisure per prevenire o affrontare con tempestività la cattiva gestione delle attività umane fra cui soprattutto quelle finanziarie, individuandone le falle principali. Una preparazione e uno studio adeguati in materia sono necessari a questo scopo.
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