PNRR: gli obiettivi del 2022. Quanti miliardi arriveranno in Italia?

Violetta Silvestri

04/01/2022

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza entra nel vivo nel 2022: quali sono i target e quanti miliardi stanno per arrivare in Italia? Cosa sapere sul PNRR in questo nuovo anno.

PNRR: gli obiettivi del 2022. Quanti miliardi arriveranno in Italia?

Il PNRR è la grande scommessa dell’Italia anche per il 2022.

Il nostro Paese sta puntando molto sulle importanti risorse europee per incentivare una ripresa economica che non è solo tradotta nello slancio del PIL dopo il tonfo in periodo pandemico. Il Recovery Plan punta su riforme strutturali e investimenti pubblici e privati come mai visti.

Il Governo Draghi ha archiviato un 2021 positivo, con il raggiungimento dei target del piano fissati per l’anno. Cosa aspettarsi nel 2022? Quali sono gli obiettivi del PNRR da raggiungere e, soprattutto, quanti miliardi stanno per arrivare in Italia?

PNRR: bilancio del 2021. Quanti miliardi in arrivo?

“Dopo il conseguimento nei tempi previsti di tutti i 51 traguardi e obiettivi indicati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per il 2021, l’Italia ha inviato oggi alla Commissione Europea la richiesta relativa al pagamento della prima rata dei fondi del Pnrr”: si è chiuso così l’anno sul fronte del Recovery Plan italiano.

La nota ufficiale del Governo Draghi esprime soddisfazione e offre un’indicazione cruciale per fortificare la ripresa anche nel 2022: l’arrivo di nuove risorse dall’Unione Europea.

Nello specifico, al 30 dicembre 2021 il nostro Paese ha ufficialmente inviato la richiesta della prima rata da 24,1 miliardi di euro, con questa precisazione:

“una parte di contributi a fondo perduto pari a 11,5 miliardi e una di prestiti pari a 12,6 miliardi. Da questa cifra va detratta, in proporzione, la quota di prefinanziamento (13%) già ricevuta dall’Italia, per una erogazione netta pari a 21 miliardi di euro. L’erogazione ....avverrà nei prossimi mesi a seguito dell’iter di valutazione previsto dai regolamenti sul conseguimento delle 51 misure, divise fra milestone e target.”

Il 2022, quindi, si preannuncia fondamentale proprio per l’incasso da parte del Governo di una parte consistente delle risorse previste da Bruxelles per Roma.

Durante l’intero anno appena iniziato si attendono altre due tranche di finanziamenti, rispettivamente di 19 e 21 miliardi di euro. Condizione per il pagamento, ovviamente, è il raggiungimento di traguardi e obiettivi specifici.

Recovery Plan Italia: tutti i target del 2022

Sarà un anno impegnativo per la credibilità dell’Italia della rinascita. Come specificato in conferenza stampa a fine dicembre da Draghi, per il nostro Paese “non è il momento di adagiarsi per l’obiettivo raggiunto nel 2021.”

Il 2022, infatti, prevede una tabella di marcia serrata e ambiziosa per riforme, investimenti e interventi legislativi nella cornice del PNRR.

Nel dettaglio, sono 100 le condizioni da soddisfare in modo propedeutico per ottenere il via libera alle rate, con 83 traguardi qualitativi e 17 obiettivi quantitativi da centrare.

Un ruolo di spicco è giocato dalle riforme, stimate in almeno 66 durante l’anno, delle quali 23 da approvare con atti legislativi e 43 tramite meccanismi normativi secondari.

Nel piano del PNRR 2022 emergono, tra gli altri, questi punti chiave:

  • approvazione del nuovo codice dei contratti pubblici entro giugno 2022;
  • assegnazione bandi di appalto per la costruzione delle linee di alta velocità Napoli-Bari e Palermo-Catania entro dicembre 2022;
  • definizione e approvazione nuovo regolamento sulle concessioni portuali entro fine 2022;
  • entrata in vigore delle disposizioni per combattere l’evasione fiscale entro giugno 2022;
  • approvazione della legge annuale sulla concorrenza entro il 31 dicembre 2022;
  • definizione di un sistema di formazione di qualità per le scuole e approvazione riforma dell’istruzione primaria e secondaria entro fine 2022;
  • approvazione di un sistema di certificazione della parità di genere e di meccanismi di incentivazione per le imprese entro il 2022

Considerando la rilevanza degli interventi, soprattutto in termini di riforme, il Parlamento è chiamato a un ruolo di primo piano nel 2022. Per questo, sull’Italia si stanno accendendo i riflettori politici: l’elezione del Presidente della Repubblica e la possibilità di portare al Quirinale Draghi potrebbero sconvolgere gli equilibri di Governo.

Gli effetti di un cambiamento istituzionale sarebbero evidenti anche nell’iter del PNRR per il 2022: senza un Governo coeso le cruciali riforme dell’anno potrebbero slittare, con conseguente ritardo nell’erogazione dei fondi. E nel piano di rinascita del Paese.

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