Paesi UE in cui la violenza contro le donne costa di più: dov’è l’Italia in classifica?

Riccardo Lozzi

08/07/2021

I dati in Europa sulla violenza di genere: una donna su tre ha subito una violenza fisica e sessuale e il costo annuale in UE è di 289 miliardi di euro. Come si classifica l’Italia tra gli altri Paesi membri?

Paesi UE in cui la violenza contro le donne costa di più: dov’è l’Italia in classifica?

Anche la violenza di genere ha un costo economico che, come è stato riportato dall’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere (EIGE), ha raggiunto in Europa la cifra annuale di 366 miliardi di euro, di cui il 79%, ovvero 289 miliardi di euro, è rappresentata dalla violenza contro le donne.

Rientrano nella violenza di genere tutti i comportamenti in grado di provocare qualsiasi danno fisico, sessuale o psicologico nei confronti delle vittime.

Il direttore dell’EIGE Carlien Sheele ha espresso una precisazione sulla funzione del report pubblicato, sostenendo che ovviamente la sofferenza legata ad abusi di questo tipo non può essere valutata attraverso nessun prezzo, ma come i costi espressi servano a comprendere meglio quali siano le aree di intervento dove c’è maggiore necessità di finanziamento per prevenire questo triste fenomeno.

Tra i dati mostrati dal documento, ad esempio, si può osservare come sia aumentata in tempo di pandemia, e quindi durante le restrizioni adottate dai Governi, la violenza all’interno delle mura domestiche, cui casi ad oggi rappresentano oltre la metà dei costi, con un ammontare stimato pari a 151 miliardi di euro.

Paesi europei dove la violenza contro le donne costa di più

Nell’ultimo periodo preso in esame si è registrato un incremento dei casi di circa un terzo rispetto a quanto osservato precedentemente. Un aumento dovuto però anche al cambio di metodologia impiegato dall’Istituto.

Secondo quanto viene rivelato, in Unione Europea una donna su tre con un’età superiore a 15 anni ha subito violenza fisica o sessuale. Di queste il 22% sono state ad opera del proprio partner.

I costi sono stati valutati tenendo conto dei seguenti fattori: la riduzione della qualità della vita della vittima a causa del danno fisico ed emotivo in seguito al reato (il quale rappresenta con il 56% il costo più elevato), i costi riguardanti la giustizia penale (21%), e la perdita di produzione economica (14%).

Quest’ultima voce deriva dall’effetto negativo che si riflette sulla capacità lavorativa delle vittime coinvolte dall’evento traumatico, influenzando negativamente la produttività, oltre al tempo che necessariamente viene sottratto al proprio lavoro per affrontare le diverse conseguenze della violenza perpetrata nei loro confronti.

Infine, la restante percentuale è ripartita in costi sanitari, di giustizia civile, servizi abitativi e protezioni dei minori.

Dov’è l’Italia in classifica

Tra i Paesi appartenenti all’UE, con 54 miliardi di euro la Germania si trova in prima posizione. Segue la Francia con 43 miliardi di euro, mentre l’Italia occupa il terzo posto con 38 miliardi di euro di costi per la violenza di genere.

I risultati riguardanti anche gli Stati fuori dalle prime tre posizioni mostrano che esiste un rapporto costante tra numero di abitanti e costi.

Per questa ragione, tutte le nazioni dovrebbero investire maggiori risorse sia nella raccolta dei dati, così come previsto dalla Convenzione di Istanbul, che nelle attività per riuscire a prevenire la violenza contro le donne.

Come affermato dallo stesso Sheele, l’attuazione di azioni più efficaci in quest’ambito non è solo “un imperativo morale”, ma si tratta di un fattore fondamentale per la crescita sociale ed economica dell’Unione Europea.

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