Pagamento in contanti, IVA, Tasi, Imu macchinari e frode fiscale: la guida alla riforma del fisco in 7 punti

Simone Casavecchia

11 Giugno 2015 - 10:12

Decreti attuativi sulla delega fiscale presto in arrivo sul tavolo del CdM: ecco quali potrebbero essere le più rilevanti modifiche su pagamento in contanti, IMU macchinati, Tasi, IVA e frode fiscale. La riforma del Fisco in 7 punti.

Pagamento in contanti, IVA, Tasi, Imu macchinari e frode fiscale: la guida alla riforma del fisco in 7 punti

La settimana tra il 16 e il 20 Giugno sarà quella decisiva per segnare la ripresa dell’attività normativa sulla delega fiscale e per vedere l’emanazione di nuovi decreti attuativi che dovrebbero portare importanti avanzamenti nella riforma del fisco.

I Decreti al momento in fase di elaborazione sono 5 ma potrebbero arrivare fino a 7 e conterranno le misure più importanti e più attese su molti comparti del fisco: dalla revisione delle regole sulla frode e sugli altri reati fiscali, all’aumento dei fondi per detrazioni sulle imposte locali (Tasi), dall’abolizione dell’IMU sui macchinari alla revisione della disciplina per la Partita IVA, fino alla riforma del catasto.

Consistenti novità potrebbero arrivare anche riguardo ai pagamenti in contanti, il cui decreto, già emanato dal Governo è attualmente all’esame del Parlamento per ottenere il parere delle Commissioni Parlamentari competenti.

Pagamento in contanti
Proprio riguardo al pagamento in contanti potrebbero esserci le novità più immediate: in base a una mozione presentata dai Parlamentari di Governo (Area Popolare), infatti, è stata chiesta una revisione al rialzo della soglia dei 1000 euro come limite massimo per il pagamento in contanti.
Strettamente collegatata a questa norma sarebbe anche un’altra misura che intende favorire l’uso del POS per le transazioni elettroniche di denaro, riducendo sia i costi di installazione che quelli di gestione (tra cui vanno inseriti i costi fissi, per l’affitto del canone annuale dell’apparecchio e quelli, variabili, per la linea telefonica dedicata).
Il provvedimento per innalzare la soglia per i pagamenti in contanti da 1000 a 3000 euro potrebbe essere inserito nel Decreto Legislativo sulla Fatura elettronica, attualmente all’esame delle Commissioni Finanze di Camera e Senato per i pareri.

Frode fiscale
Il provvedimento sicuramente più atteso, a livello politico, è quello sulla revisione delle soglie di punibilità per la frode fiscale. La norma, andata sotto il nome di «salva Berlusconi» era stata emanata lo scorso 24 Dicembre, prevedendo che sotto la soglia per le frodi fiscali inferiori al 3% del reddito dichiarato non sarebbe stato previsto il reato penale. Successivamente il Governo aveva fatto una parziale marcia indietro stabilendo che se l’evasione avviene con fatture false o altri mezzi fraudolenti si incorre comunque nel reato penale (punibile con il carcere fino a 6 anni e con la confisca dei guadagni derivanti dalla frode). Le ulteriori revisioni del provvedimento potrebbero prevedere o l’eliminazione della soglia del 3% e la conseguente trasformazione di tutte le frode fiscali in reati penali oppure l’applicazione della soglia del 3% ai soli casi di evasione non fraudolenta.

Omesso versamento dell’IVA
Con ogni probabilità sarà depenalizzato il caso dell’omesso versamento dell’IVA. Il caso in questione riguarda quegli imprenditori che, pur presentando una regolare dichiarazione IVA, con dati corretti, evitino di pagare l’imposta perché privi del denaro necessario. In questo caso si configurerebbe un illecito di tipo fiscale che prevedrebbe una sanzione amministrativa (una multa in denaro) ma non il carcere.

Imu Macchinari
Altra tassa tanto vituperata di cui è stata, a più riprese, chiesta l’abolizione è l’IMU sui macchinari imbullonati, ossia sui macchinari industriali per i quali si paga l’IMU, con modalità simili a quelle previste per gli immobili (capannoni industriali). La direzione più probabile che potrebbero prendere i provvedimenti del Governo è quella di un’abolizione della tassa che rimarrebbe in vigore per le sole centrali elettriche, recentemente favorite dalla cancellazione della Robin Tax.

Riforma del Catasto
Si attende anche il decreto attuativo che dovrebbe segnare sostanziali passi avanti riguardo alla riforma del catasto. Devono, infatti, essere definiti i criteri che consentiranno una nuova classificazione degli immobili non più fondata sul sistema dei vani ma su quello dei metri quadri, a cui dovranno essere associati anche altri parametri che consentiranno di associare agli immobili valori più fedeli a quelli del mercato.

Riforma delle Partite IVA
Atteso, anche se molto probabilmente ancora in fase di gestazione, il provvedimento che, in base alle promesse del Premier, dovrebbe riformare organicamente il comparto delle Partite IVA, con la conseguente revisione del nuovo regime forfettario.

Tasi e Local Tax
Altro decreto che il Governo dovrà emanare, anche se, molto probabilmente, nei mesi successivi e non la prossima settimana è quello relativo alla Tasi e alla riforma dei tributi locali. In questo caso, oltre alla definizione di un’unico tributo locale che vada a sostituire e semplificare Tasi, Imu e Tari, è atteso il provvedimento che dovrebbe liberare nuove risorse finanziarie (circa 520 milioni di euro) utili ad ampliare le detrazioni sulla Tasi che i Comuni potrebbero, conseguentemente, deliberare.

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