Pensione anticipata INPS o Quota 100? Ecco quale conviene di più

Teresa Maddonni

02/03/2020

Pensione anticipata INPS o Quota 100? Vediamo quale conviene di più fornendo delle indicazioni generali sulla base dei pro e i contro di ciascuna misura laddove una regola univoca che valga per tutti i lavoratori non esiste.

Pensione anticipata INPS o Quota 100? Ecco quale conviene di più

Conviene di più la pensione anticipata o Quota 100? Una domanda che molti lettori prossimi alla pensione potrebbero farsi avendo raggiunto i requisiti che permettono di accedere a entrambe le opzioni.

Ricordiamo che a Quota 100 si accede con 62 anni di età e 38 di contributi, mentre con la pensione anticipata INPS ci si congeda prima con 42 anni e 10 mesi di contributi se uomini e 41 anni e 10 mesi di contributi se donne, o ancora 41 anni di contributi se lavoratori precoci, non viene considerato quindi il requisito anagrafico.

Un lavoratore, maschio per esempio, che abbia compiuto 62 anni e che abbia 41 anni di contributi può chiedersi se gli convenga di più Quota 100 o la pensione anticipata INPS per la quale dovrà aspettare solo un altro anno e 10 mesi congedandosi comunque prima dei 67 anni previsti per la pensione di vecchiaia. Una donna nella stessa situazione dovrebbe aspettare 10 mesi in più.

Cerchiamo di rispondere a questa domanda valutando i pro e i contro di ciascuna misura chiarendo che non è possibile fare una stima in cifre della pensione dal momento che ogni situazione è a sé stante e quindi non può esserci una risposta generale che sia valida per tutti i lavoratori.

Pensione anticipata o Quota 100: quale conviene? I pro e i contro

Scegliere la pensione anticipata o Quota 100? Vediamo quale conviene di più anche se c’è da dire che non esiste una formula chiara e univoca che possa farci dare una risposta universale in merito. Cerchiamo di vedere quali sono i pro e i contro delle due misure, dedicando uno spazio a parte alla pensione anticipata per i lavoratori precoci.

La convenienza è da cercare nei diversi elementi che caratterizzano le due opzioni di pensionamento anticipato.

Il lavoratore (o la lavoratrice) che per esempio ha 41 anni di contributi e 62 anni di età può decidere se andare in pensione con Quota 100 o aspettare 1 anno e 10 mesi (solo 10 mesi per la donna) per la pensione anticipata INPS.

In entrambi i casi può congedarsi dai 4 ai 5 anni prima rispetto alla pensione di vecchiaia fissata a 67 anni.

Con Quota 100, seppur nel calcolo dell’assegno in sé non sono previste penalizzazioni come per Opzione donna, tuttavia la riduzione dell’assegno può arrivare anche al 30% andando in pensione anche 5 anni prima della pensione di vecchiaia perché minore è il montante contributivo sul quale fare il calcolo.

Il lavoratore che va in pensione con Quota 100 nel 2020 con 41 anni di contributi ha iniziato a versare nel 1979, 16 anni prima del passaggio dal metodo contributivo al metodo retributivo.

Questo significa che il calcolo della pensione sarà misto: retributivo fino al 31 dicembre 1995 e contributivo fino a oggi. Questo perché ha meno di 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995, anno in cui si è passati dal sistema retributivo al contributivo.

La scelta del lavoratore sta tutta qui: vado in pensione subito con Quota 100 o aspetto ancora ed esco con 41 anni e 10 mesi?

Per fare un esempio, un impiegato del settore privato che sia nato a gennaio del 1958, ha compiuto quindi 62 anni, e che abbia 41 anni di contributi, con uno stipendio di 24.000 euro lordi annui, con una previsione di carriera media (inflazione +2%) potrebbe avere la seguente pensione con Quota 100:

  • la pensione netta sarebbe di 17.754 euro;
  • il reddito netto prima della pensione era pari a 23.638 euro annui;
  • la pensione netta mensile è di 1.479 euro al mese;
  • la pensione decorrerebbe da maggio 2020;
  • la differenza (tra stipendio e pensione) è di 5.884 euro.

Bisogna considerare che Quota 100 rispetto alla pensione anticipata ordinaria ha delle finestre d’uscita molto più ampie. Se per i dipendenti privati infatti la finestra di uscita tra il raggiungimento dei requisiti (e la domanda) e la decorrenza della pensione è di 3 mesi come nella pensione anticipata ordinaria, per i dipendenti pubblici la finestra è di 6 mesi.

Inoltre bisogna considerare che i beneficiari di Quota 100 fino al compimento dei 67 anni non possono lavorare, ma possono percepire redditi considerati cumulabili con la pensione o anche redditi da lavoro occasionale che non superano i 5mila euro annui.

Vediamo invece perché Quota 100 può convenire più della pensione anticipata precoci.

Perché Quota 100 conviene più della pensione anticipata precoci?

Quota 100 converrebbe di più rispetto alla pensione anticipata precoci. Il lavoratore precoce è quello che ha versato almeno 12 mesi di contributi prima del compimento dei 19 anni di età e può andare in pensione anticipata con 41 anni di contributi.

La pensione anticipata precoci presenta delle limitazioni e sono:

  • per la pensione lavoratori precoci questi devono presentare la domanda sempre entro il 1° marzo di ogni anno;
  • bisogna far parte di determinate categorie oltre ad aver versato prima dei 19 anni di età almeno 12 mesi di contributi come abbiamo detto;
  • fino alla maturazione del requisito virtuale per la pensione anticipata ordinaria, il lavoratore precoce non può accumulare reddito da lavoro;
  • la finestra di uscita è di 3 mesi, come Quota 100 per i privati, ed è consentito il cumulo dei contributi.

Al netto di queste limitazioni la scelta del lavoratore verterà sicuramente su Quota 100. Quota 100 al contrario può convenire per quei lavoratori che vogliono, anche con la pensione, svolgere lavoro autonomo occasionale rispettando il limite dei 5mila euro annui fino al raggiungimento dei 67 anni di età.

Diciamo che Quota 100, anche facendo perdere qualche anno di contribuzione, garantisce una maggiore flessibilità nella presentazione della domanda e anche per la liquidazione dell’assegno che può risultare più veloce e la pratica può essere chiusa anche in 60 giorni, salvo dover attendere la finestra mobile di 3 o 6 mesi.

Anche per la pensione anticipata precoci, come per Quota 100, la finestra di uscita è di 3 mesi.

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