Pensioni: truffa INPS per 200mila euro con false residenze scoperta dalla Guardia di Finanza

Teresa Maddonni

17/06/2020

Pensioni: una truffa del valore di 200mila euro ai danni dell’INPS è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Firenze. I finti beneficiari utilizzavano residenze false.

Pensioni: truffa INPS per 200mila euro con false residenze scoperta dalla Guardia di Finanza

Una truffa delle pensioni per 200mila euro ai danni dell’INPS grazie alle false residenze è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Firenze.

I soggetti oggetto dell’indagine del Comando Provinciale delle Fiamme Gialle del capoluogo toscano hanno percepito pensioni dall’INPS indebitamente per un ammontare di 200mila euro.

A essere coinvolti 12 cittadini stranieri che per avere le pensioni dall’Istituto di previdenza hanno rilasciato dichiarazioni mendaci intestandosi false residenze.

Truffa aggravata e appropriazione indebita sono i reati per i finti percettori delle pensioni di natura assistenziale. Gli inquirenti stanno indagando anche su altri presunti falsi beneficiari.

Pensioni: la truffa per 200mila euro all’INPS con false residenze

Una truffa per 200mila euro di pensioni indebitamente percepite a danno dell’INPS con il mezzo delle false residenze.

Le indagini del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Firenze, state condotte con la collaborazione della Direzione Provinciale di Firenze dell’INPS e delle Polizie Municipali di alcuni comuni della stessa provincia, hanno permesso di scoprire come 12 cittadini stranieri, 9 di nazionalità rumena e 3 di nazionalità albanese, come si legge dal comunicato delle Fiamme Gialle, avessero dichiarato la falsa residenza in Italia percependo così le rispettive pensioni da INPS.

Si tratta in realtà di pensioni di natura assistenziale e non di natura previdenziale. Il regolamento europeo in materia (CE n. 883/2004 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004) stabilisce che a differenza delle pensioni legate al versamento dei contributi, quelle di carattere assistenziale sono legate alla residenza del soggetto beneficiario, indipendentemente dalla cittadinanza, e dunque non possono essere erogate in un Paese estero.

I beneficiari delle prestazioni avevano pertanto comunicato a INPS la residenza in Italia per ottenere la pensione, che le indagini hanno fatto scoprire essere falsa.

Truffa pensioni con false residenze: i reati contestati

Per la truffa delle pensioni con le false residenze, come da comunicato della Guardia di Finanza, i reati contestati ai finti beneficiari di prestazioni assistenziali da parte dell’INPS sono:

  • truffa aggravata ai danni dello Stato per il conseguimento di erogazioni pubbliche (reato di cui agli artt. 640-bis c.p);
  • indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato (316-ter c.p.).

Il Tribunale di Firenze ha anche disposto il sequestro preventivo delle somme di denaro erogate da INPS per la cifra totale di 200mila euro e lo stesso Istituto di previdenza ha disposto la sospensione dell’erogazione.

Le Fiamme Gialle, come abbiamo anticipato, stanno anche indagando sulla possibile presenza di altri falsi beneficiari di pensioni coinvolti nella truffa.

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