Perché l’Euro sale (e non crolla) con la vittoria del NO al referendum?

Flavia Provenzani

5 Dicembre 2016 - 15:32

L’euro sale e non crolla con la vittoria del NO al referendum costituzionale: perché non c’è il sell-off della moneta unica?

Perché l’Euro sale (e non crolla) con la vittoria del NO al referendum?

L’Euro sale in reazione alla vittoria del NO al referendum costituzionale in Italia.
Insieme alla moneta unica, conquistano terreno anche le borse europee ad esclusione della borsa italiana. Sotto pressione, oltre al Ftse Mib, il rendimento del decennale italiano.

Perché l’euro sale alla notizia della vittoria del NO? Come ha fatto la moneta unica ha recuperare dai minimi di 20 mesi toccati nella notte alle dimissioni di Mattero Renzi?

Euro sale dopo il NO al referendum: perché?

Una situazione di incertezza come la vittoria del NO al referendum costituzionale dovrebbe causare una forte discesa per la moneta unica dato che l’Italia ha la potenzialità di attaccare con un effetto domino l’incertezza sul comparto bancario, politico e a livello economico.

Il perché l’euro è tornato a salire nel post risultati del referendum, in reazione alla vittoria del NO, è la convinzione da parte degli investitori che la sconfitta di Renzi, per la quale ha anche speso un sacco di soldi, non porterà a delle elezioni anticipate.

Le azioni sul mercato italiano si dividono tra il rosso e il verde, ma le perdite viste in reazione alla sconfitta di Renzi al referendum di domenica si sono più che dimezzate.

Euro sale, ma Btp e banche sotto pressione

Ma non c’è alcun sollievo per le obbligazioni italiane e le banche, che sostengono il peso dei timori degli investitori per una nuova fase di agitazione politica nella terza economia più grande della zona euro, e tra le più indebitate.

«Le dimissioni di Renzi rischiano di portare ad un periodo di maggiore incertezza politica che arriva tra gli sforzi in corso per la ricapitalizzazione nel settore bancario italiano»,

ha commentato Nicola Mai, responsabile della ricerca del credito sovrano europeo presso PIMCO.

Il sentiment negativo del mercato circa il voto rischia di essere mitigato dal fatto che il mercato era in attesa della vittoria del ’No’ e dalla BCE che rimane attiva sui mercati dei titoli sovrani europei.

L’euro ha colpito i minimi di 20 mesi a $1,0508 contro il dollaro per poi risalire di due centesimi, sopra $1,07,per la prima volta in più di due settimane.

Il Ftse Mib della Borsa Italiana è in calo dell’1.27% (ore 15:08), dopo un’apertura in negativo del 2%.
I titoli bancari sono in sofferenza, con l’aumento di capitale di MPS a rischio.

L’esito del referendum era stato anticipato, ma il margine schiacciante sconfitta di Renzi - 59 per cento per il NO contro il 41 per cento per il Sì - ha causato l’allarme iniziale.

Euro sale dopo NO referendum, preoccupa Europa e banche

La vittoria del NO al referendum costituzionale italiano è un duro colpo per l’Unione Europea, già scossa da varie crisi multiple e dal sentimento crescente anti-establishment, del genere che ha portato al Sì alla Brexit nel Regno Unito a giugno per uscire dall’UE.

Il rendimento del Btp a 10 anni in Italia è salito di 13 punti base al 2,03 per cento, ampliando lo spread Btp/Bun a 175 bps, per poi ridiscendere leggermente.

Il forte legame tra il settore bancario e il mercato obbligazionario in Italia è una grande preoccupazione per gli investitori. Le banche sono state colpite dalla paura per la loro enorme esposizione ai crediti in sofferenza costruita in anni di crisi economica. Le banche detengono anche grandi quantità di debito pubblico italiano.

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