Toninelli rischia di dover pagare a Berlusconi la bellezza di 200 mila euro. Vediamo perché e cosa pretende l’ex premier nei suoi confronti.
L’esponente del Movimento 5 Stelle, Danilo Toninelli, rischia di dover pagare a Berlusconi una grossa cifra. A rendere pubblico il fatto è proprio Toninelli con un video su Internet.
La pretesa arriva direttamente dagli avvocati del leader di Forza Italia e il contenzioso tra i due sembrerebbe affondare le radici addirittura nel 2017.
Vediamo perché Toninelli, nella completa solidarietà espressa da tutto il M5S, rischia di dover pagare 200 mila euro a Berlusconi e in cosa consiste il contenzioso.
Chi è Danilo Toninelli, in breve
Danilo Toninelli è un politico italiano, esponente del gruppo parlamentare Movimento 5 Stelle e Ministro delle infrastrutture e dei trasporti durante il primo Governo Conte.
Prima della sua nomina ministeriale, ha ricoperto anche la carica di deputato nella XVII legislatura e poi senatore, oltre a essere capogruppo al senato dello stesso M5S, nell XVIII.
Cosa è successo: la vicenda con Berlusconi
Toninelli racconta in un post video su Facebook che Berlusconi gli chiede una cifra pari a non meno di 200 mila euro per danni perché accusato di diffamazione.
La notizia è reale e, In effetti, proprio il 17 giugno di quest’anno, Toninelli è stato citato in giudizio dal presidente di Forza Italia per alcune diffamazioni costituenti illecito civile che riguardano un lasso di tempo che va dal 2017 al 2019.
Perché Berlusconi vuole i soldi
Il caso di diffamazione riguarda la comunicazione via Internet e l’utilizzo dei social network. Infatti, è proprio a causa di alcune dichiarazioni online che Berlusconi chiede il risarcimento dei danni.
In particolare, si tratta di “diffamazione e illecito civile” commessi - come riporta proprio la lettera dell’avvocato di Berlusconi mostrata nel video - con dichiarazioni pubbliche rese attraverso Internet.
Le dichiarazioni che hanno portato Berlusconi a citare in giudizio l’esponente del Movimento 5 Stelle sembrerebbero, poi, essere più di una. Ad esempio, l’esponente di Forza Italia era stato definito da Toninelli una figura “impresentabile”, “un condannato in via definitiva per frode fiscale” e anche una “barzelletta” e un “bugiardo”.
La risposta di Toninelli
La risposta di Toninelli arriva sempre su Internet ed è abbastanza polemica. L’esponente dei 5 Stelle, infatti, inizia il video dicendo che 200 mila euro per un politico che “si tiene lo stipendio” non sono nulla, ma per qualcun altro potrebbero essere molti e, di fatto, dichiara di non possedere tale cifra.
“Queste sono le conseguenze che capitano a persone oneste e coraggiose” - continua l’esponente del M5S, Toninelli - che hanno la voglia di fare una buona politica “nell’interesse dei cittadini”.
La smentita dell’avvocato di Berlusconi
Dall’altra parte, comunque, a complicare la faccenda arriva la smentita dal legale per eccellenza di Silvio Berlusconi, Niccolò Ghedini, il quale pare smentisca ogni cosa.
Sarebbe, infatti - secondo l’avvocato - il contrario: non sarebbe vero che Berlusconi ha citato in giudizio il senatore Toninelli, ma che sia stato proprio l’esponente del M5S a querelare il leader di Forza Italia.
Quello che avrebbero fatto gli avvocati di Berlusconi, invece, sarebbe stato semplicemente raccogliere alcune delle “innumerevoli” dichiarazioni del Senatore Toninelli con l’intento di proporre un’istanza di natura civilistica e conciliativa.
La solidarietà del M5S
Gianluca Castaldi, senatore M5S, venuto a conoscenza della faccenda riguardante Toninelli ha espresso la sua totale solidarietà verso il collega e amico dichiarando che gli è parso che “il mondo cominciasse a girare alla rovescia”.
Anche Castaldi ha confermato - come era stato riportato dal video direttamente girato da Toninelli dopo la querela ricevuta - che un esponente del Movimento 5 Stelle non ha un portafogli gonfio come quello di un politico di Forza Italia.
“Sarebbe bello” - aggiunge poi Castaldi - che “anziché dilettarsi in querele” anche Berlusconi e quelli del suo partito iniziassero a “restituire ai cittadini”.
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