Perché l’antitrust italiano ha multato Amazon per €1,13 miliardi

Violetta Silvestri

09/12/2021

Tegola su Amazon dall’antitrust italiano: è arrivata una multa da oltre 1 miliardo di euro per presunto abuso di posizione dominante: cosa significa? Perché il colosso è stato sanzionato.

Perché l’antitrust italiano ha multato Amazon per €1,13 miliardi

Brutte notizie per Amazon: l’antitrust italiano ha dichiarato di aver multato il colosso dell’e-commerce per 1,13 miliardi di euro con l’accusa di presunto abuso di posizione dominante sul mercato.

In una dichiarazione, l’autorità di vigilanza ha affermato che Amazon ha danneggiato gli operatori concorrenti nel servizio di logistica e-commerce.

Cosa significa avere una posizione dominante sul mercato e perché Amazon è stato multato dall’Italia per questo motivo.

Multa per Amazon dall’antitrust italiano: i dettagli

C’è la violazione dell’art. 102 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea alla base della salata sanzione che l’antitrust italiano ha fatto scattare contro Amazon.

Nello specifico, il colosso dell’e-commerce è stato multato perché, come si legge nella motivazione ufficiale dell’autorità:

“detiene una posizione di assoluta dominanza nel mercato italiano dei servizi di intermediazione su marketplace, che le ha consentito di favorire il proprio servizio di logistica, denominato Logistica di Amazon (Fulfillment by Amazon, c.d. “FBA”), presso i venditori attivi sulla piattaforma Amazon.it ai danni degli operatori concorrenti in tale mercato e di rafforzare la propria posizione dominante.”

In pratica, ha spiegato nei dettagli la nota, l’uso del servizio Logistica di Amazon dava accesso esclusivo a una serie di altri vantaggi che offrivano visibilità e aumentavano le opportunità di vendite su Amazon.it.

Per esempio, permetteva di sfruttare: “l’etichetta Prime, che consente di vendere con più facilità ai consumatori più fedeli e alto-spendenti aderenti all’omonimo programma di fidelizzazione di Amazon...e di partecipare ai famosi eventi speciali gestiti da Amazon, come Black Friday, Cyber Monday, Prime Day e aumenta la probabilità che l’offerta del venditore sia selezionata come Offerta in Vetrina e visualizzata nella cosiddetta Buy Box. Amazon ha, così, impedito ai venditori terzi di associare l’etichetta Prime alle offerte non gestite con FBA.”

Di fatto, ha dichiarato l’antitrust, sono stati danneggiati gli operatori concorrenti di logistica per e-commerce e i marketplace.

Tale strategia è considerata grave e per questo è scattata la multa ad Amazon di 1 miliardo e 128 milioni di euro.

La risposta di Amazon

In un comunicato Amazon ha espresso contrarietà alla decisione dell’antitrust italiano, annunciando ricorso e specificando:

“La sanzione e gli obblighi imposti sono ingiustificati e sproporzionati. Più della metà di tutte le vendite annuali su Amazon in Italia sono generate da piccole e medie imprese, e il loro successo è al centro del nostro modello economico. Le piccole e medie imprese hanno molteplici canali per vendere i loro prodotti sia online che offline: Amazon è solo una di queste opzioni. Investiamo costantemente per sostenere la crescita delle 18.000 piccole e medie imprese italiane che vendono su Amazon e forniamo molteplici strumenti ai nostri partner di vendita, anche a quelli che gestiscono autonomamente le spedizioni”

L’azienda sottolinea, inoltre, che il programma FBA (Logistica di Amazon) è facoltativo e le gran parte dei partner di vendita non lo utilizza. Chi lo sceglie lo fa per i prezzi competitivi e l’efficienza.

Anche il SFP (Seller Fulfilled Prime - Prime Gestito dal Partner di Vendita) risulta essere “un’ulteriore opzione alternativa al programma Logistica di Amazon che permette ai partner di vendita di offrire i propri prodotti attraverso il programma Prime e gestire autonomamente la propria logistica”.

Cos’è l’abuso di posizione dominante?

La motivazione della sanzione ad Amazon è chiara: c’è stato un abuso di posizione dominante da parte di Amazon Europe Core, Amazon Services Europe, Amazon EU, Amazon Italia Services e Amazon Italia Logistica.

Cosa significa questa violazione della concorrenza di mercato? La posizione dominante in un mercato si palesa quando un’impresa assume grandi dimensioni, riuscendo ad agire in modo indipendente dai concorrenti, dai fornitori e dai consumatori.

Questa situazione non è illecita in quanto tale, ma lo diventa se crea un abuso. Nello specifico, se l’impresa sfrutta il proprio potere a danno dei consumatori ovvero impedisce ai concorrenti di operare sul mercato, causando, conseguentemente, un danno ai consumatori allora è sanzionabile poiché sta abusando della sua posizione.

Nella multa ad Amazon è menzionato l’articolo 102 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea, applicato al mercato UE e nel quale si fa riferimento a comportamenti di imprese che danneggiano la concorrenza.

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