Il presidente Trump anticipa su Twitter lo storico accordo fra sauditi e Putin e i prezzi vanno in rally
I prezzi del petrolio sono letteralmente volati dopo l’annuncio da parte del presidente degli Stati Uniti Donald Trump su un accordo fra Arabia Saudita e Russia, che metterà fine a una guerra dei prezzi che ha affossato i prezzi del crude.
Petrolio, Trump annuncia taglio da 10-15 mln di bpd
Nel pomeriggio di oggi, giovedì 2 aprile, Donald Trump ha scritto su Twitter di aver parlato al telefono il principe ereditario Mohammed bin Salman, il quale ha detto di avere a sua volta sentito il presidente Vladimir Putin. Dopo la conversazione, Trump ha detto di aspettarsi un taglio di “circa 10 milioni di barili, forse sostanzialmente di più”
“Se accadesse, sarebbe grandioso per l’industria del petrolio e del gas”, ha scritto entusiasticamente Trump. In un cinguettio successivo, il tycoon ha poi affermato che il taglio potrebbe arrivare anche ai 15 milioni di barili. Se la cifra venisse confermata, si tratterebbe del 10% o 15% della produzione mondiale. Reuters nota che la collaborazione dell’OPEC e dei suoi alleati non sarebbe abbastanza.
Trump non ha fatto però riferimento al periodo in cui varranno i tagli, né in che modo questi ultimi saranno distribuiti fra i Paesi produttori.
Just spoke to my friend MBS (Crown Prince) of Saudi Arabia, who spoke with President Putin of Russia, & I expect & hope that they will be cutting back approximately 10 Million Barrels, and maybe substantially more which, if it happens, will be GREAT for the oil & gas industry!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) April 2, 2020
Accordo Russia-Arabia Saudita, petrolio in rally
Le quotazioni del petrolio WTI sono così rimbalzate del 24,67%, arrivando a $25,32 dollari al barile, il più grande guadagno percentuale quotidiano della storia. Dall’inizio del 2020, il West Texas Intermediate ha registrato ribassi per il 59%. Il Brent è salito del 17,8% ($4,40) a $29,14 al barile.
A causa della crisi mondiale dovuta all’epidemia di COVID-19, ha detto il presidente Fed di Dallas Robert Kaplan a CNBC, “c’è una sostanziale quantità di capacità in eccesso che viene generata giorno per giorno”. Il taglio alla produzione, se confermato da Russia e Arabia Saudita, dovrebbe riequilibrare la situazione con le esigenze del momento.
Con metà della popolazione mondiale posta in confinamento - buona parte della quale proveniente da Paesi altamente industrializzati - la domanda di petrolio crollerà di 30 milioni di bpd in Aprile, circa un terzo del consumo giornaliero.
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