Farnese vini diventa americana: firmato l’accordo per la cessione

Luca Fiore

02/01/2020

NB Renaissance Partners, il co-fondatore Sciotti e altri azionisti di minoranza hanno firmato un accordo per la cessione dell’intero capitale di Farnese Vini a Platinum Equity.

Farnese vini diventa americana: firmato l’accordo per la cessione

Un altro piccolo pezzo di Italia passa in mani straniere. Farnese Vini, winery boutique del centro-sud Italia, è stata ceduta alla società di investimento americana Platinum Equity.

Le quote di Farnese Vini sono state cedute da NB Renaissance Partners, Valentino Sciotti (co-fondatore) e da altri azionisti di minoranza.

Sciotti, precisa una nota, reinvestirà a fianco di Platinum Equity e sarà confermato nel ruolo di presidente esecutivo.

Farnese Vini: la storia del gruppo

Farnese Vini è stata fondata ad Ortona, in Abruzzo, nel 1994 da un gruppo di imprenditori del vino guidati da Sciotti e Filippo Baccalaro.

La produzione di vini del Gruppo Farnese è distribuita in sei regioni del Sud e del Centro Italia. Farnese Vini genera il 97% dei ricavi al di fuori dell’Italia: i suoi principali mercati sono la Germania, la Svizzera, il Canada, l’Olanda, il Belgio e il Giappone.

Un aspetto peculiare di Farnese Vini è rappresentato dal fatto che la società non detiene la proprietà dei vigneti, ma si approvvigiona di uve e vini attraverso rapporti di lungo termine con circa 200 piccoli viticoltori e vinificatori.

Farnese Vini: prezzo della cessione

Per quanto riguarda il prezzo della cessione di Farnese Vini, fonti vicine alla vicenda parlano di circa 170 milioni di euro.

“Dopo gli ottimi risultati raggiunti anche grazie al sostegno di NBRP –ha detto Sciotti - riteniamo che ci siano significative opportunità di crescita non sfruttate in nuovi mercati e segmenti, soprattutto nei Paesi emergenti, dove i millennials stanno facendo della ‘wine experience’ una nuova abitudine. Siamo felici di iniziare questa nuova fase di crescita con Platinum Equity come nuovo partner”.

Nei tre anni di investimenti di NBRP, i ricavi di Farnese sono aumentati in media del 13% a più di 76 milioni di euro nel 2019 e l’Ebitda del 18% (CAGR) a più di 17 milioni.

“Siamo orgogliosi di aver contribuito allo sviluppo di Farnese negli ultimi tre anni: Farnese è diventata il leader indiscusso del settore vitivinicolo del Sud Italia grazie al suo innovativo modello di business e ai suoi prodotti di prima classe, esportando il marchio e l’eccellenza del ‘Made in Italy’ in tutto il mondo”, hanno dichiarato Stefano Bontempelli, Senior Partner di NBRP, e Luca Deantoni, Partner di NBRP.

Equita: riflettori puntati su Masi

Alla luce di un multiplo implicito di Valore dell’azienda/Ebitda (ev/Ebitda) 2019 di 10 volte, gli analisti di Equita hanno puntato i riflettori su Masi Agricola.

Dopo una prima parte piatta, le azioni Masi Agricola sull’AIM hanno iniziato a guadagnare terreno e al momento passano di mano a 3,16 euro, +0,64% sul dato precedente.

Rispetto a Farnese Vini, rileva Equita, Masi Agricola tratta a 9,7 volte l’ev/Ebitda e può contare, rispetto a società imbottigliatrici e proprietarie di marchi non verticalmente integrate, su di un importante patrimonio viticolo e di scorte in maturazione del valore di circa 105 milioni di euro.

Sulle azioni Masi Agricola Equita ha una valutazione “hold” con prezzo obiettivo a 3,8 euro, 20 punti percentuali sui livelli attuali.

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