Come funziona e quali sono le caratteristiche di Polkadot: la criptovaluta che ha suscitato l’interesse di molti investitori.
Una delle criptovalute che negli ultimi mesi ha suscitato maggiormente l’interesse del mercato è Polkadot (DOT), una Altcoin che si prefigge un obiettivo alquanto ambizioso: creare un sistema d’interconnessione tra diverse blockchain per incentivare lo sviluppo di progetti che si servono di risorse differenti («cross-chain»).
Il fondatore di DOT è Gavin Wood, sviluppatore che in passato ha creato il linguaggio di programmazione Solidity per la blockchain di Ethereum e che fino al 2016 ricopriva un ruolo chiave all’interno del network di Vitalik Buterin.
Wood ha poi deciso di abbandonare il suo primo progetto per realizzare una nuova infrastruttura blockchain capace di superare le debolezze di ETH. Dalla ICO del 2017 fino a oggi, Polkadot non solo ha guadagnato terreno in termini di capitalizzazione di mercato, ma si è fatta strada tra le potenziali «Ethereum killer» per la sua natura fortemente innovativa. Vediamo le caratteristiche principali di Polkadot (DOT) e come funziona.
Guida a Polkadot (DOT)
Cos’è Polkadot
Polkadot è una criptovaluta con protocollo Proof of Stake nominato - ovvero una leggera variazione del Proof of Stake - collegata all’omonima piattaforma che si prefigge come obiettivo la risoluzione di uno dei principali punti critici di Ethereum: la scalabilità. In informatica si definisce scalabile qualsiasi sistema hardware o software in grado di essere modificato con facilità nel caso in cui si registrino variazioni considerevoli della mole dei dati trattati o della natura degli stessi.
La tecnologia di Polkadot permette di trasferire i dati sulle blockchain pubbliche e aperte senza alcun tipo di autorizzazione, rendendo possibile al tempo stesso il trasferimento di informazioni su quelle private mediante un procedimento di convalida. Per comprendere meglio le modalità con cui avviene il trasferimento analizziamo i diversi elementi che costituiscono la rete di DOT.
Come funziona Polkadot
A livello operativo, la rete di Polkadot può essere suddivisa in
- relay chain: la componente che regola la sicurezza e il consenso delle operazioni, oltreché l’interoperabilità cross-chain;
- parachain: sono blockchain parallele usate per funzioni specifiche, ognuna delle quali può avere dei propri token digitali;
- bridges: sono letteralmente dei ponti grazie ai quali le parachain possono connettersi e comunicare con altre reti.
Parlando invece delle regole di consenso scelte per gestire la mole di dati, gli sviluppatori hanno provveduto a realizzare una rete che include i seguenti elementi:
- validatori che mantengono in sicurezza la rete convalidando le transazioni e ricevendo dei DOT in staking;
- nominatori che selezionano i validatori ed eseguono lo staking di DOT;
- classificatori che conservano le transazioni degli utenti e consegnano le prove prodotte ai validatori;
- pescatori a cui spetta il compito di segnalare eventuali comportamenti non appropriati da parte dei validatori.
I vantaggi di Polkadot
La crypto DOT permette ai possessori di prendere parte alla governance del progetto, ma è anche lo strumento con cui possono essere create le Parachain e i loro collegamenti con altre reti. I token Polkadot sono infatti corrisposti ai validatori ad ogni intervento mirato al corretto funzionamento di Polkadot.
L’utilizzo della Blockchain di DOT risulta essere vantaggioso anche dal punto di vista ambientale: secondo uno studio condotto dal Crypto Carbon Ratings Institute, a Polkadot sarebbero associati i livelli più bassi di emissioni di CO2 e consumo di elettricità. La sua Blockchain sarebbe pertanto la meno inquinante dell’intero ecosistema crypto, elemento da non sottovalutare in un momento storico nel quale l’impatto ambientale del mining di crypto è fonte di preoccupazione da parte di governi, investitori e delle stesse società che portano avanti l’attività estrattiva.
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Perché investire in Polkadot?
Durante il 2021 Polkadot è cresciuta del +222%, e nel mese di dicembre il prezzo di DOT ha toccato il massimo storico di $53,88. Al pari di altre valute digitali, Polkadot ha perso terreno nei primi mesi del 2022, e al momento è la tredicesima criptovaluta in termini di capitalizzazione di mercato; fino a dicembre si trovava tra i primi dieci crypto asset del mercato, con un marketcap superiore ai $20 miliardi.
Al netto delle ultime flessioni, gli esperti prevedono che nei prossimi anni Polkadot possa continuare ad accrescere la sua popolarità fra i trader e gli sviluppatori di applicazioni decentralizzate, e mettere sempre più a rischio il primato di Ethereum in settori quali la finanza decentralizzata. Secondo le previsioni più ottimiste, Polkadot potrebbe tornare sopra i $50 entro fine anno, mentre nel medio termine le sue quotazioni potrebbero stabilizzarsi in un range compreso tra i $60 e i $70. Altre analisi ipotizzano che la criptovaluta potrebbe anche superare i $100 entro il 2024. Per ora sulla Blockchain di DOT sono in fase di progettazione circa 200 applicazioni, e negli ultimi mesi la community di Polkadot ha stanziato investimenti milionari per la costruzione del web decentralizzato - meglio noto come Web3 - che può costituire terreno fertile per la nascita di progetti basati sulla tecnologia di Polkadot.
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