Nicola Porro commenta il botta e risposta andato in scena tra Bonafede e Di Matteo a “Non è l’Arena” affermando di non credere che i boss mafiosi influenzino la politica.
“Io non ci posso credere che Bonafede sia stato influenzato dai mafiosi e che abbia scelto un altro al posto di Di Matteo”. Sentenzia così Nicola Porro nel corso della sua ormai consueta rassegna stampa in diretta Facebook. Il giornalista affronta la delicata questione che domenica, nel corso della trasmissione Non è l’Arena su La7 condotta da Massimo Giletti, ha generato un duro scontro tra il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e il magistrato Antonino Di Matteo.
Durante la trasmissione sarebbe andato in scena un vero e proprio botta e risposta, con cui il magistrato avrebbe accusato il guardasigilli di essersi fatto corrompere dai boss del 41bis per la nomina del nuovo DAP (Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria) nel 2018.
Porro sul caso Bonafede-Di Matteo
Porro apre il suo commento riportando le parole dette nel corso della trasmissione da Di Matteo: “Bonafede nel 2018 mi aveva offerto di diventare responsabile delle carceri”, specificando poi che in seguito sarebbero state rese pubbliche delle intercettazioni tra il ministro della Giustizia e alcuni boss mafiosi all’interno delle quali sarebbe trapelato che la figura di Di Matteo sarebbe stata un problema per loro.
Dopo questi colloqui Bonafede avrebbe ritirato l’offerta fatta al magistrato per proporre la stessa carica a un’altra persona. Porro chiarisce la questione sostenendo che:
“Di Matteo insinua dunque che il ministro sarebbe stato influenzato dai boss, ma pensare che Bonafede sia influenzato dai boss per la scelta del DAP, io non lo credo, come non credo alle stragi di Berlusconi, come non credo alla trattativa Stato-Mafia, voglio essere coerente con il fatto che i boss non influenzino la politica”.
“Hanno creato il loro allure nel credere ai complotti”
Lo scontro nato tra Bonafede e Di Matteo sarebbe solamente una lite sterile secondo Porro dal momento che in base all’occasione entrambi i personaggi hanno screditato o alimentato questi complotti, sostenendo che:
“Di Matteo, e gli altri, hanno creato questo grande allure proprio nel credere in questi complotti”.
Porro indirizza le sue accuse anche a Bonafede, riferendosi in modo particolare alla sua reazione nei confronti delle dichiarazioni di Di Matteo con cui si sarebbe detto “shoccato” sostenendo che “quando le stesse dichiarazioni le faceva nei confronti dell’altro universo mondo che si metteva contro la sua strada tu ci credevi, adesso che anche su di te agisce questa macchina del sospetto ti dici strabiliato”.
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