Prezzo del petrolio in calo, a testimonianza di un periodo complesso per il mercato energetico, alle prese con diversi fattori che stanno guidando la diminuzione dell’offerta e i dubbi sulla domanda.
I prezzi del petrolio scendono di oltre l’1% in una settimana volatile e caratterizzata dalle preoccupazioni economiche e dai timori di recessione che stanno perseguitando i mercati finanziari globali.
Restano sotto i riflettori anche le preoccupazioni sull’offerta e le tensioni geopolitiche in Europa.
Il greggio scambia sotto pressione questa settimana rispecchiando il nervosismo generale dei mercati finanziari, a causa dei dubbi sugli aumenti dei tassi di interesse, del dollaro Usa più forte degli ultimi due decenni, dei timori per l’inflazione e della possibile recessione. Anche i blocchi prolungati per il Covid in Cina, il principale importatore di greggio al mondo, hanno avuto un impatto.
I prezzi del petrolio sono in calo in questa complessa cornice.
Prezzo del petrolio in calo: settore energetico volatile
Alle ore 8.23 circa, la quotazione Brent scambia a 106,26 con un calo dell’1,17% circa e i futures WTI perdono l’1,31% a 104 dollari al barile.
Questa settimana i contratti del West Texas Intermediate hanno registrato forti oscillazioni, scendendo sotto i 99 dollari al barile e salendo fino a 110 dollari.
Gli investitori stanno valutando una serie di notizie, dalla riduzione delle scorte di carburante negli Stati Uniti in vista della stagione estiva, all’aumento dell’inflazione e alle prospettive sul lockdown in Cina.
Ad aggiungere ulteriore volatilità c’è l’incertezza sul divieto proposto dall’Unione Europea sulle importazioni di petrolio russo. L’Ue aveva già studiato potenziali sanzioni, ma l’Ungheria ha rafforzato la sua posizione contro l’embargo.
Le preoccupazioni sull’offerta derivanti dall’invasione russa dell’Ucraina hanno rafforzato il mercato, con prezzi in aumento di oltre il 35% finora quest’anno. Tuttavia, l’aumento è stato limitato dalle preoccupazioni per la distruzione della domanda in Cina, alle prese con blocchi severi contro i contagi.
Intanto, negli Stati Uniti, le scorte di greggio commerciale sono aumentate la scorsa settimana a causa di un rilascio record di petrolio dalle riserve strategiche, ma le scorte di benzina sono diminuite prima della stagione estiva di punta della domanda, ha affermato mercoledì l’Energy Information Administration.
“È solo un mercato molto volatile all’interno di un intervallo relativamente ristretto da $ 100 a $ 110 al barile”, ha affermato Stephen Innes, managing partner di SPI Asset Management Pte. “È probabile che i prezzi del petrolio rimarranno limitati fino a quando la Cina non cambierà la politica Covid o non uscirà dal blocco.”
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